Uai Uii? Why Wii? Perchè Wii?


Tutto quello che volevate sapere sui Videogiochi e non avete mai osato chiedere

È tempo di Natale! È tempo di fare i buoni! Non fosse altro per i regali. È tempo di regali!

Specialmente in questo periodo, tra una chiacchiera e l’altra con gli amici, si finisce per parlare di videogiochi e – incredibile dictu – non sono io che “attacco la pippa”.

In verità tale improvviso interesse è un riflesso condizionato: la prole sbava dietro “Pleistescion”.

In Italia, videogioco=”Pleistescion”.

C’è poco da fare: se l’amata prole desidera la Playstation, è Natale ed è sacrosanto che scartino sotto l’Albero una confezione marchiata Sony e piazzino sotto la TV una bella scatola nera capace di magie colorate in Full HD.  Siamo alla terza generazione di Playstation, da principio non molto amata dal mentecatto che vi scrive a causa del prezzo iniziale da mutuo ipotecario e di una qualità dei titoli che non giustificava l’emorragia di euro che Sony pensava fosse lecito richiedere.

Inoltre, non sopporto il fatto che i giochi per Playtation 3 hanno la pessima abitudine d’installarsi – anche se parzialmente – su hard-disk: possiedo già un PC e non ne voglio un altro.

Oggi potete andare tranquilli: qualche titolo esclusivo d’impatto (questo Natale lo chef consiglia: Uncharted 2), qualche perla incompresa (Little Big Planet e Katamary Forever) e un buon numero di giochi di qualità (finalmente) pari al suo naturale concorrente, la Xbox 360. Quest’ultima è la scatola magica di Microsoft e riscuote il mio favore incondizionato per un motivo fondamentale: non è necessaria alcuna installazione, inserisci il disco e giochi subito, tecnicamente sono pari a quelli per la console Sony e, sopratutto, ha un’esclusiva straordinaria: Halo.

Se siete già abbastanza frastornati e vi sembra che abbiate perso abbastanza tempo della vostra vita leggendo di questi insulsi “giochini”, vi state per perdere il meglio: Wii, la console Nintendo.

Perché Wii?

nintendo-wii

Perché ho visto giocare alla Wii delle persone che non avrebbero toccato un joystick o un joypad nemmeno da lontano con un bastone: uomini su cui la sola parola “videogioco” ha l’effetto di un Tavor; donne che hanno un calo a picco della libido anche se gli stesse parlando Jude Law o Ewan McGregor (ho scelto tra quelli che io invidio).

La Wii, una lucida scatola bianca con un effetto che ricorda brutalmente un prodotto Apple, è obsoleta in fatto di pura potenza computazionale, audio e video ed è enormemente inferiore alla concorrenza Sony e Microsoft. Eppure è dannatamente magica.

Grafica e sonoro sono davvero deludenti (ora capite pure perché la prole sbava per la Pleistescion…), impietoso il confronto con le concorrenti, ma vi ricordate i maghi (quelli veri…) cosa usano per evocare magie e portenti? La bacchetta magica, naturalmente! E la Wii, invece di avere strani affari a forma di banana pieni di tasti e levette da premere, ha una bacchetta magica per creare le magie su schermo! E’ sufficiente un naturale gesto della mano con una sorta di telecomando, il Wii Remote. Geniale che abbiano scelto la forma di un telecomando: un cavallo di Troia. Nessuno è impaurito da un telecomando: vuoi che non sappia usare un telecomando?…Semplicemente geniale.

Wii Sports
Bjdon Borg VS Ivan MatusaLendl

Insieme alla console, portate a casa anche Wii Sports, una collezione di (mini)giochi sportivi: tennis, bowling, golf, baseball, pugilato (in ordine decrescente di giocabilità e divertimento). Poco più di una dimostrazione tecnica con un comparto audio-video imbarazzante, ma con una tale naturalezza nei comandi che mio fratello la prima volta che ha provato il bowling ha ripetuto tutta la gestualità del vero bowling, finendo quasi per rovinare disastrosamente nella mobilia antistante. Il tennis è un capolavoro di semplicità e divertimento: a patto di disporre di un ampio salone, giocare in 4 contemporaneamente è il delirio assoluto, l’apoteosi del gioco di società, il ritorno in grande stile della “secura ingiuria che tenea dietro allo sfottò”, ovvero di quella sana atmosfera competitiva, condita di raffiche di sberleffi e ingiurie irripetibili, durante una partita a biliardino, Risiko!, Monopoli, Subbuteo o a calcio giù in cortile.

Nintendo scopre  un nuovo consumatore di videogiochi: il cosiddetto “casual gamer”, il cui significato è talmente chiaro che non serve nemmeno tradurre. I (video)giocatori della domenica, il volgo che li chiama “giochini” ora è anch’esso caduto nella trappola dell’“ultima partita e poi spengo”, drogato dell’ultima novità, frastornato da una moltitudine di “party game”, cioè collezioni di mini-giochi, mediamente di infima fattura tecnica e divertimento mordi&fuggi. Un’autentica iattura per i videogiocatori incalliti (“hardcore gamer”) come me. Nintendo si fa beffe dell’alta risoluzione, FULL-HD, HDMI e sigle assortite dell’alta tecnologia, se ne infischia dei processori macina-teraflops dei concorrenti, del Blue-Ray e conquista un territorio vergine di consumatori: vende uno sproposito di console e diventa la seconda azienda giapponese dopo Toyota…voi continuate pure a chiamarli “giochini”.

Il cambio di fruizione dei videogiochi e le scelte (coraggiose) di marketing di Nintendo hanno allargato il mercato a nuovi consumatori poco “smaliziati” e avvezzi all’ultimo ritrovato tecnologico, persone che non si informano tramite riviste specializzate o Internet e spesso acquistano i videogiochi d’impulso. Come gli orsi dal miele, gli sviluppatori e distributori di videogiochi sono stati attirati dalla grande base installata di Nintendo Wii e dai costi di produzione più contenuti rispetto a quelli dei gioielli tecnologici (ma complessi da programmare) di Microsoft e, sopratutto, Sony.

Il risultato è stato devastante: una pletora di prodotti di qualità tecnicamente mediocre e, molto spesso, deludente dal punto di vista della giocabilità e quindi del puro divertimento. Tuttavia, la Wii non va snobbata solo perché vi è un mucchio di prodotti mediocri per palati che non hanno avuto il tempo di sviluppare un gusto proprio (nei videogiochi). La Wii offre dei videogiochi davvero unici, unici nella fruizione, unici nelle sensazioni che trasmettono. Saltare da una piattaforma all’altra in Super Mario Galaxy sembra la solita solfa, ma con il (tele)comando in mano il tutto risulta essere naturale, scorrevole, più coinvolgente, ti senti un tutt-uno con l’idraulico baffuto, anche nella sua spettacolare mise da Ape Maia (vedi foto). Super Mario Galaxy è da acquistare subito con la console, è un dovere morale.

Super Mario Galaxy
Non è lil gioco dell’Ape Maia, ma è l’Ape Mario

In Zack & Wiki, un’avventura vecchia maniera (Monkey Island non vi dice nulla eh?…male, moooolto male) con rompicapo da risolvere e sfide basate su puzzle, l’interazione con il Wii Remote (il “telecomando”) suggerisce modi differenti di combinare gli oggetti e le azioni, incoraggia nuovi approcci, allenta il controllo rigido del pensiero e vi aggiunge una dimensione (lateral-thinking).

La prole è stanca del troppo pensiero, come darle torto: mens sana in corpore sano. Allora Punch-Out (pugilato) e Super Smash Bros Brawl (un picchiaduro) danno l’opportunità di sgranchirsi con sane scazzotate e liberatorie risse sullo stile Bud Spencer & Terence Hill grazie a una grafica cartoonesca che sminuisce la violenza ovviamente presente in questo tipo di giochi. La prole preferirebbe mutilarvi con un Mortal Kombat, trapassarvi a filo di spada in Soul Calibur, frantumarvi la mascella in Tekken o Virtua Fighter, abbrustolirvi con una palla di fuoco come Ryu di Street Fighter…condivido questi “gusti”, poco zen, ma liberatori sicuramente. Tutti disponibili solo sulle altre console. Quindi genitori avvertiti: se poi acquistate la “Pleistescion” o l’ “iXBocs treessessanta” non vi lamentate dei videogiochi violenti. Altrimenti vi trito. Appunto.

Un gioco di corse come Mario Kart Wii, che giocato in più persone (fino a 4 oppure online) può sfociare in risse da autoscontro e, dato il certo scambio di improperi e turpiloquio assortito, si tratterebbe di un atipico autoscontro…tra scaricatori di porto. Unico.

Con l’esatto gesto del “telecomando” del lancio di una pallina contro la tv, Boom Blox incrocia felicemente il gioco del Luna Park di colpire la pila di barattoli con una pallina e …Tetris: strutture di blocchi colorati da rovesciare, travolgere, sfasciare, smantellare, demolire con un numero limitato di tiri. Occorre usare l’ingegno perché i blocchi hanno caratteristiche diverse al contatto e generano combinazioni che vanno incastrate per raggiungere l’oiettivo. Ingegnoso.

Little King's Story
Little King’s Story

Little King’s Story è un misto di elementi di simulazione di un sistema economico-sociale (life-simulation) con elementi di strategia in tempo reale e avventura. Un Piccolo Re che deve fare prosperare il suo regno. La presentazione è semplicemente un gioiello:  le note del Bolero di Ravel accompagnano una serie di animazioni con uno stile da teatro delle marionette, disegnato con tratto coloratissimo e sfocato. Nel corso del gioco continua l’utilizzo della musica classica come colonna sonora a sottolineare coerentemente i momenti di gioco: si va a riposare, ci si sveglia e ci accoglie la Pastorale di Beethoven. Sublime.

New Play Control Pikmin 2 è la dimostrazione che i nuovi controlli possono aggiungere linfa vitale a un gioco uscito per il Nintendo Gamecube cinque anni fa: un gioco di strategia fuori di testa con piccoli esserini colorati da raggruppare, comandare a bacchetta, fai questo, muovi quello, in uno scenario disseminato di rompicapo per un effetto finale di un quadro naive con pericolose virate verso la psichedelia. Se solo avesse la colonna sonora dei Talking Heads!

Ora capiamo tutti quei funghetti nei giochi di Mario!
Ora capiamo tutti quei funghetti nei giochi di Mario!
Fa fa fa far better Run run run away Psyco Killer
Fa fa fa far better Run run run away Psyco Killer

Super Paper Mario è una riuscita commistione tra gioco di ruolo e piattaforme con i personaggi dell’universo Nintendo con uno stile grafico che ha…stile. È piatto. Tutto è disegnato con una grafica piatta come un foglio di “paper”…carta, appunto. Non è invece piatta la giocabilità. Una giocabilità unica, basata sull’interazione con l’ambiente di gioco indifferentemente in 2D e 3D, cioè passando da una visualizzazione del mondo di gioco a due dimensioni (come un disegno su carta) a quella  a tre dimensioni.

Spero di avervi motivato abbastanza. Anche se non vi siete (com)mossi dall’idea che sono solo “giochini” e avete ancora il pensiero di fare felici la prole, qualche indicazione per giocare insieme l’ho data. Perché è importante che giochiate insieme, non importa quale gioco. Anche un giochino inoffensivo come il golf di Wii Sports è alienante se sei lì da solo davanti alla TiVvì . Il Wii rompe la barriera dei controlli: il joypad è un manufatto di origine aliena per un adulto poco avvezzo ai “giochini”; il telecomando invece è familiare e l’utilizzo viene naturale. Ora non avete scuse per non passare un po’ di tempo con i “giochini”.

Ehi! I pargoli vi stanno chiamando, dai su, ora potete andare a comprare la Pleistescion.;)

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5 pensieri su “Uai Uii? Why Wii? Perchè Wii?

    1. L’hai detto, fratello! L’hai detto! La “tipa” non si avvicina al pad della PS3, alla Wii invece sì!… Ho visto “tipe” a Gran Turismo 5 imbracciare il volante alla guida di una sfolgorante auto sportiva nell’apoteosi della grafica Full HD di un LED 46 pollici, accelerare con il rombo del motore ruggente in Dolby Surround…e SBATTERE violentemente dopo avere percorso 5 metri contro il muretto laterale anche se era su rettilineo lungo quanto la pista di decollo di un aeroporto. Risultato: ha gettato la spugna dopo 5 minuti di vani tentativi e non è stata sufficiente tutta la super-tecnologia di Sony, Samsung e Yamaha messe insieme per farla emozionare e divertire. Ho dovuto invece perdere una partita a tennis, prima di poterla staccare dal Wii Remote.

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  1. Giorgia

    puriiiiiiiiiiiiiioooooooo mi sono fomentata…….è tutto un altro mondo…….mi fa ancora male il braccio per l’ultima partita a tennis……e il piccolo Claudio (quello vero di 8 anni e 1/2) ha battuto tutti a Booooowling…..come direbbe H.J.Simpson:
    MITICO!
    cià

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    1. [Homer è stato plagiato dai Movimentariani ad adorare il Leader. Il Reverendo Lovejoy tenta di corromperlo con della Birra]
      Homer: Mmmh… birra…
      Cervello: No, devi resistere!
      Stomaco: Dai, cedi… birra… birra… birra!
      Piedi: Queste scarpe di cotone e poliestere sono comodissime!

      Ecco! Più o meno l’effetto del Wii su certe deboli menti (tra cui la mia).

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