Gentilmente concessa da un amico, la foto del cartello esposto in una chiesa “La quota per la partecipazione al convegno Preghiera e digiuno è comprensiva dei pasti” fa alzare più di un sopracciglio e affiorare sulle labbra un sorriso. Se è vero che in tempo di Quaresima è prevista l’astinenza dal consumo di carni almeno il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo, ciò non significa che il buon cristiano possa abboffarsi di pesce, uova, latticini e ovetti Kinder. Attraverso i secoli, è andato consolidandosi l’uso che quanto si risparmia con il digiuno venga destinato ai poveri e agli ammalati. Un convegno su “Preghiera e digiuno” che include i pasti nella quota di partecipazione e la rassicurazione della qualità delle libagioni a cura di un Caffè che “sbandiera” la propria tradizione fin dal “lontano” 1990 (in tempo di crisi, bella prova di resistenza, zzzio!) rischiano di dare un messaggio clamorosamente opposto e di allontanare dalla sobrietà di un genuino spirito penitenziale.
Ora, essendo anche io cristiano e non avendo fatto quasi mai digiuni – a parte l’astinenza dalle carni quando ero sotto lo stesso tetto della religiosissima mamma – non voglio sollevare un problema di coerenza , che mi viene sbattuto in faccia in molte occasioni di dibattito con chi non crede nella Chiesa o in Dio e che spesso respingo al mittente date certe trite e ritrite argomentazioni.
E’ inevitabile però il pensiero al buon Gesù che solo, assetato e affamato vaga per il deserto sotto una calura che fa scappare sotto i sassi pure animaletti a sangue freddo come le lucertole; a un certo punto, nell’aria si diffonde un odore di zolfo lontano ma perfettamente distinguibile, come quando con il favore del vento a Napoli senti quell’odore che viene dalla Solfatara di Pozzuoli. Appare come dal nulla un chiosco, un’insegna indica che è lì da moltissimo tempo, garanzia di qualità del servizio, la data esatta non si legge bene tale è l’usura, affissi alle pareti vi sono una serie di piccole immagini di varie persone, devono essere i clienti famosi…Il titolare deve guadagnare bene, anche se è in un posto proprio infame, guarda quanta gente che c’è venuta…Toh! C’è stato pure quel gran simpaticone di Erode, che costrinse Giuseppe, Maria e il piccolo Gesù a fare gli emigranti clandestini in Egitto.
Mentre Gesù guardava così distrattamente intorno, gli si para davanti proprio quel tipo che giorni fa aveva già cacciato via perché gli aveva detto: “Se sei Figlio di Dio, di’ che questi sassi diventino pane”. Gesù sta per fargli un’altra ramanzina, quando il satanasso gli si rivolge con un accento non proprio giudeo, ma nemmeno dei dintorni della Palestina: “Vabbuò, aggio capito…non tieni genio di mangiare, ma almeno t’o ppuò piglià…‘nu bello cccafè?”
“La quota per la partecipazione al convegno Preghiera e digiuno è comprensiva dei pasti” mi fa proprio sorridere, come se quella lenza del Satanasso nel deserto avesse tentato il buon Gesù offrendogli…un caffè.
ahhahahah
senti maaaa l’incontro su “penitenza e compassione” è comprensivo di “frustata e abbraccio”??
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Si’! E hai in omaggio anche una confezione di Cicatrene. Pensa che è uno dei seminari più affollati. Il problema all’inizio è stato fare capire ai partecipanti che non potevano presentarsi all’Oratorio in completo aderente in latex e portarsi accessoristica borchiata e contundente. Ma poi tutta brava gente di Chiesa hanno capito e, a parte qualche borchia, il parroco ha dismesso il metal-detector all’entrata della sagrestia.
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