Assault Suit Leynos (Sega Mega Drive)

Assault Suit Leynos (Mega Drive, 1990)
Offresi splendida vacanza safari su pianeta Terra, servizio “Tutto incluso”, trofeo in vera pelle umana garantito, tariffe particolari per comitive numerose. Munizioni non incluse.

A giudicare dal numero di tentate invasioni del nostro Pianeta da parte di orde di alieni più o meno schifidi (mai una volta che fossero alti, biondi e con gli occhi azzurri) o di umanità reietta assortita, comincio a sospettare che lissù, da qualche parte tra le stelle, vi sia un’ agenzia di viaggi senza scrupoli che specula sulla nostra tranquillità nonchè pelle.

Sembra che i giapponesi abbiano preso molto a cuore questa incresciosa situazione, almeno a giudicare dalla quantità industriale di film d’animazione, serie televisive, fumetti e videogiochi ambientati nel bel mezzo di una belligerante invasione aliena. In termini videoludici, tale apocalisse trova sua naturale e catartica espressione nei giochi che vanno sotto l’etichetta “sparatutto” (shoot’em up). Negli anni ’90, in piena epoca 16-bit, proprio le software house giapponesi producono vere e proprie pietre miliari dell’eccidio di pixel alieni. La serie “Assault Suit”, prodotta dai NCS (Nippon Computer System), prima con Assault Suit Leynos (1990), poi con Assault Suit Valken (1992), è degna di rappresentare gli “sparatutto”, nella fattispecie quelli a scorrimento orizzontale, cioè si annichilisce qualsiasi-e-sottolineo-qualsiasi-cosa che venga dal lato destro dello schermo.

Assault Suit Leynos per Sega Mega Drive, in Giappone raccoglie un buon sucesso perché, fin dalla splendida animazione introduttiva, strizza l’occhio a mostri sacri delle serie animate quali “Starblazers” e “Battletech”, senza però averne le licenze ufficiali. Raggiunge i lidi statunitensi sfregiato nel titolo che viene cambiato in un anonimo Target Earth. Mai arrivato in Europa, ringrazio gli importatori paralleli che mi hanno permesso di ottenerne una copia in tempi in cui non avevo una carta di credito (santo contrassegno di poste italiane!).

Storia? Eccola!
La storia? Eccola!

La trama non tradisce alcun tentativo di originalità: lo scontro ha come teatro iniziale un avamposto terrestre su un satellite di Giove, Ganimede. La Lega per la Difesa della Terra contro gli invasori Chron….che è come dire Virtus Casarano contro Pro Vercelli. Di fatto del nemico si conosce poco o nulla, sono verdi (che vi dicevo?!?), sono Cyborg e sono quelli da (ab)battere…Alla creazione di una certa atmosfera, cosa in cui Assault Suit Leynos riesce alla perfezione, contribuisce il libretto d’istruzioni che contiene delle particolareggiate immagini (a colori) di armi, astronavi e mecha, alleati e nemici.

Tale libretto è comunque in giapponese, pertanto è contemplabile come un quadro futurista, ma assolutamente oscuro nel significato a chi non un minimo preparato (in giapponese). Dettagli e quisquiglie, poco importa perchè tanto sapete già cosa dovete fare : terminarli!

I comandi sono facili da apprendere e configurabili a piacere tramite un completo menu di opzioni. Particolarità del sistema di controllo è la possibilità di scegliere la direzione verso cui puntare le nostre canne da fuoco e scatenare l’inferno. Una volta “addomesticato” il sistema di controllo, i nostri nemici saranno scossi dallo stesso tremore di quando alla guida dell’automobile ti accorgi che il veicolo che è avanti ha una bella “P” stampigliata sul vetro posteriore!

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Anche in giapponese il cattivo si capisce chi è…(piccolo logo in alto)

Tra le opzioni vi sono un “sound test” con alcune musiche che fanno da onesto accompagnamento e il calibramento della difficoltà che va da un “normal” già piuttosto impegnativo a un “hyper”, solo per sadomasochisti amanti della frustrazione.

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Copertina del manuale

Sbrigate queste formalità, possiamo passare all’eccidio purificatore vero e proprio: si tratta di un’invasione massiccia, andare in battaglia con il classico minuscolo super-caccia, seppure iperaccessoriato, appare “da kamikaze” anche ai programmatori giapponesi…

Allora si opta per una formidabile “tut(in)a” da assalto (=assault suit), cioè un robot antropomorfo formato palazzo-di-cinque-piani che ingombra un pochino, ma quando spara è un autentico castigo di Dio…ed è proprio questo che a noi interessa! Il Leynos, nome della nostra mostruosità meccanica, può usufruire di un vasto campionario di 17 “optionals” di armi di distruzione di massa (niente air-bag, ma vernice metallizzata inclusa nel prezzo).

Gli “arnesi del mestiere”  sono disponibili col progredire delle 8 missioni e con la limitazione di 6 equipaggiamenti montabili contemporaneamente. Un volume di fuoco niente male e che assicura una certa varietà di situazioni, ma – vi assicuro – non sarà nemmeno sufficiente in alcuni frangenti in cui piovono proiettili ovunque come la pioggia di rane mandata da nostro Signore agli Egizi grazie a quel menagrano di Mosè!

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1a missione: Ganimede.

Il gioco fa uso di un fluido scrolling (scorrimento dello schermo) multidirezionale, anche se la maggiore parte dell’azione si svolge sul piano orizzontale; non c’è ombra di “parallasse”, tecnica molto in auge negli anni dei 16 bit  (chi ha giocato a Shadow of the Beast su Amiga ne sa qualcosa…) e consistente in più piani di sfondo a scorrimento parallelo per replicare un senso di profondità. La grafica è minuta, il Leynos sarà “alto” due centimetri, ma è curata sia nei particolari sia nell’uso dei colori: riesce comunque a rendere le dimensioni titaniche dei mezzi coinvolti con corazzate nemiche lunghe mezzo schermo che rigurgitano proiettili in ogni direzione (preferibilmente la vostra), goffi mezzi di trasporto alleati che cercano di guadagnare la fuga, incrociatori alleati che esplodono nel bagliore dei raggi delle armi nemiche, veloci caccia della Federazione umana forniscono il supporto a terra. Questi piccoli accorgimenti fanno in modo che il giocatore non venga assalito dall’impressione di essere solo contro tutti, ma coinvolto in uno scontro di forza devastante tra flotte gigantesche: questo è il migliore pregio di Assault Suit Leynos.

Il Mega Drive non è stato utilizzato al limite delle sue potenzialità tecniche, ma ciò che più interressa è il divertimento e in Assault Suit Leynos ce n’è in dose massiccia. Ci si diverte a spazzare via i mecha nemici, a patto che siate muniti di una certa perseveranza nell’imparare gli schemi di attacco degli avversari e a utilizzare l’armamento più efficace verso gli immancabili boss di fine livello. In alcune fasi, la gragnuola di colpi sullo schermo è tale da fare “spazioso” un autobus-crumiro preso di mira da masse di pendolari all’ora di punta durante uno sciopero dei trasporti.  Le produzioni giapponesi all’epoca dei 16 bit era note per avere un livello di diffcoltà più elevato della media occidentale, oltre al fatto che lo sviluppo dei videogiochi aveva una forte eredità dagli “arcade”, i cabinati al bar studiati per mangiare monetine. Assault Suit Leynos, tuttavia, sa regalare soddisfazioni: quando si riesce a spazzare via quella dannata ondata nemica, si viene investiti da un’onda liberatoria di soddisfazione, nel classico andamento alto-basso-alto di adrenalina mista a fiele.

Per quanto detto, il consiglio è di procurarsene una copia, ma data l’anzianità di pubblicazione, non è sicuramente di facile reperibilità. Tuttavia, esiste sempre qualche scellerato che si disfa della roba “vecchia” su qualche asta on-line e, a dirla tutta, la soluzione “alternativa” esiste ed è procurarsi un software di emulazione di Mega Drive (esistente per qualsiasi piattaforma, da Android a Windows) e l’immagine software della cartuccia. Ciò non è legale se non avete copia della cartuccia…Mi rendo conto che magari vi ho fatto venire voglia di “buttare le mani” come i bei vecchi tempi andati e poi però vi disilludo perchè nella realtà difficilmente riuscirete a procurarvi l’oggetto del desiderio. Ma non temete, a “salvarci” c’è l’edizione “remastered” per PlayStation 4 (e anche Windows).

Un’edizione di tutto rispetto, con qualche possibilità in più per il videogiocatore di non perdere il biglietto per Paradiso-Città a causa del colorito turpiloquio.

E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare, e infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è Assault Suits Leynos!

Onda sonora consigliata: Detonation Boulevard di The Sisters of Mercy
Videogameplay di Assault Suit Leynos (Sega Mega Drive)

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