E3 2016: are we DIGITAL DEM3NT?


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Giustappunto un anno fa ci siamo conosciuti in occasione proprio dell’E3 , riconoscendoci fratelli per sensibilità, vissuto e sana passione per il “gaming”, sembra che l’E3 ci dia un piccolo distillato di “energia positiva”, che viene poi  incanalata in post di bibliche dimensioni. Are we DIGITAL DEM3NT?.

Come un pargolo in attesa del Natale carico dei suoi meravigliosi doni, ero francamente emozionato per l’E3 di quest’anno. Aspettavo la riscossa di Nintendo dopo le delusioni del passato anno, con una presentazione e lancio in grande stile della nuova console e relativi giochi a ridosso delle feste natalizie, Zelda ovviamente incluso.
Perché la Nintendo è come l’araba fenice; perché la sua fin troppo paziente base di fan, dopo l’assassinio premeditato e spietatamente perpetrato di WiiU, dopo quasi un anno di vuoto cosmico riempito di Splatfest e milioni di Amiibo lo meritava; perché la “grande N” non commette mai due errori di fila; perché dopo mesi di illazioni su cosa diamine sia davvero questo nuovo NX, il pubblico e i tempi sono davvero propizi per un ritorno in grande stile.

E quale palcoscenico migliore se non l’E3? Non tanto perché l’assassino torna sempre sul “luogo del delitto”, ma questa volta per mandare in subbuglio di nuovo i fan, per stupire e creare una fottuta aspettativa come Nintendo sa(peva) fare (NdRed: chi ha vissuto l’attesa per l’Ultra64, sa!).

E al diavolo il Project Scorpio e i suoi 6 teraflop, che a Natale 2017 saranno di nuovo vecchi o la PS4 Neo, che una volta si compravano le console per i giochi esclusivi e il ciclo di vita arrivava anche a 10 anni. Oggi, compri la console , aspetti 2 anni perché esce il “giocone definitivo” e un bel mattino scopri che per giocarlo nel migliore dei modi, devi tirare al cesso il tuo acquisto e comprarti la versione per scorpioneogattosilvestro2.

E  Nintendo?
Nuovo rinvio di Zelda, presentazione di NX rimandata a data da destinarsi, saltate a piè pari le feste natalizie, perché il consumismo è una sporca invenzione capitalista e in Nintendo, ormai è chiaro, si fumano canne (rigorosamente rullate con sigari cubani DOCG) e hanno tutti il tatuaggio sull’avambraccio sinistro, che ritrae il faccione triste del mitico Che…Si dice anche che il suo sigaro punti costantemente, come gli occhi della Gioconda, alla prossima sede della “grande N” che, per essere fisicamente e moralmente vicino ai gusti e alle esigenze del proprio pubblico, attualmente è in fase di costruzione su…Marte, pianeta rosso, bolscevico e traditor! (cit. Fascisti su Marte)

Un ultimo PaternosterAvemariaDiociscampi per la Nintendo che fu e passiamo ad altro.

Questo E3, quindi non era iniziato per me nel migliore dei modi; anche le prime conferenze Electronic Arts e Ubisoft, decisamente sottotono seguite da una conferenza Microsoft, che ancora deve decidere evidentemente, vista la tenera età, ciò che farà da grande, tra tre alternative ormai assodate: il Consollo, lu Piccì Finestra10 o l’Astronauta.

Poi, è giunto il momento della conferenza di Sony. Buio in sala, silenzio. L’Orchestra si diverte.

SensualSonyUnboxing

E3 2011 - G4 booth babe. Un esempio delle sventole che si aggirano per gli stand.
E3 2011 – G4 booth babe. Un esempio delle sventole che si aggirano per gli stand.

Erano già alcuni giorni che io e l’Altra ci guardavamo in cagnesco. Sapete, i tradimenti non vengono mai del tutto superati. Si, a volte ci si perdona, a volte torna di nuovo il momento delle coccole, ma il tarlo del dubbio s’insinua nella mente e lì resta, latente e in attesa…Uno sguardo, una parola detta con un’inflessione leggermente differente, un sospiro fuori luogo. C’è da dire che la nostra storia d’amore è relativamente recente: siamo insieme solo da Natale. Lei aveva provato a sedurmi già da qualche tempo: il suo vestito nero attillato, le sue forme sinuose ed eleganti, le sue promesse di “esperienze indimenticabili” reiterate più e più volte, ma ancora non del tutto concretizzatesi. Alla fine, cosa volete, sono umano … Debole… Alla fine, quella vigilia di Natale ho ceduto: era troppo forte il desiderio di liberarla delicatamente da quel goffo involucro, nella semi-oscurità della mia camera da letto, e rivelarne compiutamente tutta la “nuda” beltà. Delicatamente, ma con decisione le mie mani la sfioravano, mentre la “spogliavo”, apprezzandone ogni dettaglio, assaporando con gli occhi ogni singola sua sfaccettatura, inalando con l’olfatto quell’inebriante suo nuovo profumo, carico di promesse. Alla fine, Lei era là, dove da tempo l’avevo sognata, nello spazio che avevo immaginato per Lei.
La sfiorai delicatamente e, con un fremito quasi impercettibile, si “accese”, un gemito dolce con cui sembrò dirmi: “Sono finalmente tua e ti porterò a esplorare nuove sensazioni e piaceri come nessun’altra ha mai fatto prima!” This Is 4 The Players!
Ci avevo creduto! Stupido.

Pre-conferenza E3, dopo mesi di speculazioni e oltre 40 milioni di unità vendute, Andrew House conferma l’esistenza di PS4 Neo, questa volta “This Is 4 The Hardcore Players“, spazzando via di fatto, nonostante il K.O. tecnico degli avversari per manifesta inferiorità, il concetto stesso di “console”.

Una “console” è un “sistema chiuso”, cioè non aggiornabile nelle sue parti hardware come un PC, per tutto l’arco del suo ciclo di vita, ma ha il vantaggio di una crescente ottimizzazione del software su questa architettura hardware fissa e immutabile, con parità di prestazioni e configurazioni per tutti gli acquirenti, sia nel gioco off-line sia online. Per l’utente tale caratteristica garantisce, particolare non trascurabile, la durata dell’investimento monetario per un lasso di tempo adeguato, stimato come minimo a un quinquennio.

L’ultima generazione di console ha avuto un ciclo di vita di 6-8 anni, con la Wii durata 6 anni prima che la WiiU le succedesse, mentre la Xbox 360 e la PS3 durate intorno a 7 e 8 anni, rispettivamente, prima che fossero lanciate Xbox One e PS4.

Il ciclo di vita delle console.
Il ciclo di vita delle console. Clicca per ingrandire l’immagine

Invece, alla stregua del mercato “mobile”, oltre 40 milioni di utenti si ritrovano in mano un prodotto già vecchio, ancora prima che si siano palesati, se non in piccolissima parte, i motivi (leggi grandi giochi esclusivi) che ne avevano determinato l’acquisto.

Anzi, per l’utente c’è una complicazione in più, estranea  finora al videogioco su console, già piagata in questa generazione da mega-patch al Day1 di svariati gigabyte, sistemi operativi “ballerini”, edizioni “remastered” a go-go, giochi menomati di contenuti per capitalizzare sui DLC: come girerà sulla loro “già vecchia” console il preannunciato “blockbuster”, infarcito di “hype”, tanto agognato e in uscita l’anno venturo?

Chiaro, la guardavo in cagnesco. Il tarlo del tradimento rosicchiava la mia corteccia cerebrale soddisfatto. E ora basta! Vendo tutto e mi faccio il PC nuovo. Questo il mio stato d’animo pre-conferenza Sony…

To be continued.

Stay with us! Prossimamente: E3 2016. We are NOT DIGITAL DEM3NT

7 pensieri su “E3 2016: are we DIGITAL DEM3NT?

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