Akron/Family – S/t II: The Cosmic Birth And Journey Of Shinju Tnt


Frattali di emozioni.

S/t II: The Cosmic Birth And Journey Of Shinju TNT, oltre a candidarsi al titolo più lungo e impronunciabile della mia collezione musicale, è senza dubbio uno di quei dischi che mi  ha fatto scoprire nuovi orizzonti, lontani dai miei gusti consolidati, e maturare una nuova sensibilità verso generi diversi. L’ “orecchio” è un organo che va allenato, la sensibilità musicale non è un colpo di frusta, un sacra unzione del Divino, si ottiene per gradi. Di certo, i mass media non aiutano, la musica è abbastanza standardizzata, si assomiglia un po’ tutta, arrivando a casi famosi di plagio conclamato. D’altronde, non si chiamerebbero “mass”. Con un po’ di curiosità è però possibile accedere a “perle” che sui canali di massa non transiteranno nemmeno al Giudizio Universale. Se dovessi raccontarvi come sia arrivato a quest’ ultima creazione degli Akron/Family, non saprei da dove iniziare, perché, sospinto dalla curiosità di questo suono nuovo, l’insieme  di pensieri , sensazioni, proiezioni, associazioni  e la dinamica della loro evoluzione, possono essere assimilate ai frattali. Tale insieme emozionale ha una forma complessa il cui contorno è un frattale.

La costruzione dei frattali non si basa su un’equazione, ma su un algoritmo. Tale algoritmo, che deve essere utilizzato per disegnare la curva, va applicato un numero di volte elevatissimo, teoricamente infinito, così che la curva, a ogni iterazione, si avvicini sempre più al risultato finale.

Dipinto di un pittore in pieno trip post acido? E invece è un frattale.

Applicando un numero elevato di volte l’algoritmo “S/t II: The Cosmic Birth And Journey Of Shinju TNT”, l’insieme di emozioni, vibrazioni e sensazioni  si avvicina sempre di più al risultato finale e cioè un’energia positiva centrifuga, in espansione dall’interno verso la periferia del corpo,  con un effetto di  gioiosa vertigine, ovvero quel piacevole senso di sbandamento e perdita di equilibrio di quando da piccoli ci divertivamo – le braccia aperte e distese – a girare su noi stessi per vedere l’ effetto-che-fa il mondo che giragiraGIRARIGarigarigIRAgiragira  tutto intorno a noi.

Ai primi ascolti, S/t II: The Cosmic Birth And Journey Of Shinju TNT potrebbe risultare come un insieme di suoni impastato e disgiunto, frutto di un ricercato eclettismo della band. Occorre ammettere che l’effetto a tratti tende alla schizofrenia…e non è solo una prima impressione destinata a svanire. In realtà, si tratta di un patchwork di idee e sperimentazione, senza alcuna gerarchia strumentale,  in cui le varie “pezze” musicali sono “cucite” insieme con cura e passione. L’ascoltatore viene attirato da questo caleidoscopio di suoni e vibrazioni, proto-sensazioni, irretito da un costante tirare a indovinare quali saranno le prossime. L’ascoltatore diventa un attivo fruitore che partecipa, viene coinvolto, blandito, fuorviato: fa parte del DNA della band “giocherellare” e il non prendersi troppo sul serio.

Un grande merito di questo album è il riuscire a catturare lo spettro emotivo compreso tra felicità e malinconia. La prima parte è felicità giubilante con picchi di vertigini da esaltazione “fuori controllo”; la seconda è il sopraggiungere della quiete-dopo-la-tempesta e il progressivo recupero di un rilassamento  fino a sfumare nella malinconia dell’ultima canzone, “Creator”.

A parte “Island”, che ha una dimensione più intima e distesa, le prime sei canzoni (fino a “Light Emerges” inclusa) sono caratterizzate da una gioiosa, tripudiante, schizoide, esplosione di suoni. “Another Sky” rappresenta il picco di questa sperimentazione musicale pirotecnica: da principio spiazza e vi domanderete per parecchi ascolti “ma che diamine c’entra?!”, “da dove salta fuori?!”, resterà per diverso tempo quella in cui vi affretterete a pigiare il tasto “Avanti”. Tuttavia, quando avrete metabolizzato il sound del disco, d’improvviso non potrete più farne a meno. E’ un puzzle con i vari tasselli che, via via, prendono a incastrarsi, da principio con qualche difficoltà e titubanza, poi per-fet-ta-men-te, con una naturalezza disarmante: ne sarete esaltati e appagati come quando, dopo un pomeriggio passato sul quel stramaledettto problema di geometria, troverete la soluzione, che ora è chiara sotto i vostri occhi…ed è sempre stata lì!

Light emerges” merita una menzione particolare perchè, oltre a rappresentare lo “spartiacque” tra i due stati d’animo descritti, è un piccolo capolavoro in cui gli Akron/Family indovinano un magico equilibrio tra melodia e scoppi di chitarre, bassi e tastiere: inizia uno xilofono, nitido, senza vibrato, chiaro, giocoso, la voce asseconda morbidamente il ritmo che sembra scandire un segmento di filastrocca, sembra un motivo pop un pò ruffianopassa un minuto e 45 secondi e chitarra e basso irrompono impetuosamente, scandendo un potente battere, un drumming leggero e tamburellante si aggiunge allo xilofono di sfondo, le chitarre diventano viscerali, gridanti, giocano a rincorrersi con il basso, e tra loro, la voce conserva un tono melodioso fino ad esplodere un tutt’uno con gli altri strumenti in un chorus finale, tripudiante e liberatorio.

Akron/Family – Light Emerges (OFFICIAL VIDEO) from Akron Family on Vimeo.

Affibbiare un’etichetta agli Akron/Family sarebbe un’impresa improba visto che si divertono a cambiare continuamente. C’è chi li definisce freak-folk, piuttosto citerei il bassista Miles Seaton il quale dichiarò in un’intervista che l’obiettivo è quello di connettere i sogni e il cuore. Obiettivo centrato in questo disco che, dopo ripetuti ascolti, sottopone il cervello a uno stimolo continuo, a rincorrere l’intuizione, a decodificare le sensazioni e dare forma alle emozioni. Vi sentirete influenze dal Giappone e folk americano, un mix giubilante, psichedelico e vibrante, e quando il suono si fa sporco in un’esplosione di chitarre distorte e drumming forsennato la voce sottile del cantante sarà il perfetto bilanciamento. Un suono profondamente strano, con tratti schizofrenici, ma mai alieno e respingente; anzi, vi spingerà a cercare le origini di questa “stranezza” dentro di voi. Cose dimenticate, cose sopite e, quando seguendo quelle note, le tirerete fuori, sarà un tripudio di fuochi d’artificio, scintille e cascate di lapilli: un vulcano di emozioni. Non solo esplosioni, ma un guadagnato relax con le ultime tre canzoni in cui il trio di barbuti americani si abbandona a un suono gentile, cori e riverberi in lontananza, che ispirano natura e luce.

Questo disco è musica che fa bene.

Island (video ufficiale)

Silly Bears (video ufficiale)

Sul sito web ufficiale degli Akron/Family è possiile ascoltare in versione integrale una mezza dozzina di canzoni: http://akronfamily.com/albums/

Sul sito NYCTAPERNew York’s live music archivist potete ascoltare alcune performance live e farne anche il download gratuito (legale). Potete rendervi conto da queste registrazioni quanto la band ami sperimentare. Provate ad ascoltare “Light Emerges”, che è qui nella sua veste ufficiale presente sul disco e poi andate a questa pagina: http://www.nyctaper.com/?tag=akronfamily.

Se volete acquistarlo  presso Amazon.it – al momento in cui vi scrivo – lo potete trovare a partire da circa 10 euro inclusa la spedizione. Cliccate sull’immagine per la pagina di Amazon e i prezzi aggiornati.

S/t II: The Cosmic Birth And Journey Of Shinju Tnt

Audio CD – Pubblicazione: 11 febbraio 2011 – Numero di dischi: 1 – Etichetta: Dead Oceans

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4 pensieri su “Akron/Family – S/t II: The Cosmic Birth And Journey Of Shinju Tnt

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