Sì viaggiare, a dicembre.


Da “I diari della motocicletta”

Dicembre. Per noi abitanti della penisola tra le più belle del Pianeta e quella peggio gestita dell’Universo, dicembre rappresenta il primo possibile stop dopo le vacanze estive. Paradosso o sfiga tipicamente made in Italy, il viaggiatore italiano passa dal caldo “assassino” delle mete più gettonate d’agosto, al freddo infame che caratterizza le destinazioni preferite di questo periodo: mutanda di lana merinos caldamente consigliata. Chi può permettersi trasvolate da fare impallidire pure gli uccelli delle Grandi Migrazioni, può scegliere mete più calde, ma decisamente meno in linea con Lo Spirito Natalizio e la magica atmosfera che pervade (g)nomi-cose-e-città. È la Festa dei più piccini, per gli adulti (almeno anagraficamente parlando) rischia di diventare motivo di una non-richiesta e aggiuntiva dose di stress. E così va a ramengo Lo Spirito del Natale…Salvo recuperarlo in vacanza, per le strade di una città addobbata per l’occasione, le luminarie scintillose, le vetrine lussuriosamente invitanti, il calore di una cioccolata fumante con i biscottini scrocchierellanti. E puoi pure sbriciolare per terra!

Detto ciò, snobberemo – per ora – le mete per il relax al caldo, in riva la mare, indossando solo una mutanda fiorata (non di lana merinos!), sorseggiando un cocktail dal colore radioattivo ma checcimporta basta che sia fresco. BavITALIA punta la prua della sua flotta verso mete, vicine e lontane, in cui si respiri questo Spirito, un po’ sacro un po’ profano (al vostro gusto la scelta delle parti nel mix).

Il Comandante, a nome di BavITALIA augura un buon viaggio in Argentina, Guatemala, Laos, Inghilterra, Scozia, Turchia e Svezia.

BavITALIA ringrazia i signori passeggeri per la fiducia accordataci, augura una serena e felice permanenza. E la prossima volta che avrete il folle desiderio di schizzare nei cieli senza paracadute, ci auguriamo che penserete a noi di BavITALIA. Grazie per avere volato con noi. BavITALIA, Fly Me to the Moon.

LUJÁN (ARGENTINA)
8 dicembre
Solemnidad de la Inmaculada Concepción
  Luján, sita a 68 km a nord-est di Buenos Aires, è nota come “La Capital de la Fe” (la capitale della fede) e per la sua basilica neogotica, edificata in onore della Vergine di Luján, santa patrona dell’Argentina. E’ una delle mete più importanti di pellegrinaggio di tutta l’America Latina e ogni anno, più di quattro milioni di persone si recano alla Basilica, molti dei quali addirittura a piedi da Buenos Aires.L’8 dicembre si celebra solennemente l’Immacolata Concezione: la statua della Vergine esce dalla Basilica e viene trasportata a braccio per le vie principali di Luján. Visto che la città è nel bel mezzo della Pampa, considerate qualche giorno di permanenza in un’ estancia risalente all’epoca coloniale. Si tratta di grandi tenute assimilabili al ranch nordamericano e alla fazenda brasiliana, dove in origine si iniziò l’allevamento delle mandrie e attualmente si offre una confortevole ospitalità: andare a cavallo, seguire i gauchos al lavoro, vivere la vita “del campo”, giocare a polo e a pato, “birdwatching”, assistere alle guitarreadas, alla doma e alla sortija, gustare la gastronomia tipica.
CHICHICASTENANGO (GUATEMALA)
Dal 13 al 21 dicembre
Fiesta de Santo Tomás

Lago Atitlan: “il luogo dove l’arcobaleno prende i suoi colori”
  Chichicastenango, famosa per il magnifico e affollato mercato del giovedì e della domenica, la festa di San Tommaso è ricca di parate, danze tradizionali e fuochi d’artificio. È una festa religiosa che fonde le credenze Maya con quelle cristiane: fa coincidere la festa Maya per il Solstizio d’inverno con la festa del Santo. Il momento saliente della fiesta è la danza del “Palo Volador”. Davanti alla Iglesia De Santo Tomas, viene eretto un alto palo (20-30 metri), in cima al quale si colloca un meccanismo ruotante con delle corde da cui, appesi a testa in giù, discendono gli uomini “volanti”. Presso i Maya, questa danza era associata al dio-uccello Itzamna, alla creazione e rigenerazione  del mondo. Un suonatore di flauto è seduto in cima al palo e suona un flauto imitando il canto degli uccelli. I quattro “uomini-uccello volanti” rappresentano le quattro principali direzioni  e il moto discendente intorno al palo rappresenta la rigenerazione del mondo. Con l’avvento dell’invasore spagnolo e del cristianesimo, il significato fu modificato: gli “uomini-uccello volanti”  diventano “angeli” e la loro discesa a spirale verso terra rappresenta la discesa degli Angeli per combattere il Male. Amen.
LAOS
Da dicembre a gennaio
Bun Pha Wet

Fiume Nam Song
Oltre alla Festa Nazionale (2 dicembre) che si festeggia con parate e altre manifestazioni che celebrano la vittoria del 1975 sulla monarchia, uno dei momenti più spirituali è il Bun Pha Wet, che si svolge tra dicembre e gennaio all’interno dei templi, nei quali viene recitato uno dei jataka, in particolare il racconto della vita del principe Vessantara, la penultima reincarnazione del Buddha. Le celebrazioni si svolgono in differenti villaggi in date differenti così che amici e parenti possono farsi visita vicendevolmente. In questa occasione, come nel Khao Pansa, i laotiani vengono ordinati monaci. Un’esperienza…mistica.
LONDRA (INGHILTERRA)
Dal 23 dicembre  al 1° gennaio
Saldi natalizi 
 
A Londra, la stagione dei saldi inizia ufficialmente all’inizio di gennaio, ma molti grandi magazzini iniziano le vendite a prezzi scontati subito dopo Natale: “epicentro” il West End con Oxford Street, Regent Street, Carnaby Street e Covent Garden. Degni di nota sono anche i quartieri di Mayfair e Knightbridge con i negozi degli stilisti più esclusivi oppure Notting Hill e Chelsea; per i più “esploratori”, nella periferia nord, a Camden Town da non perdere è il Camden Market. Un’ottima occasione per celebrare il Natale e il Nuovo Anno, fare una visita a un museo o monumento della città – attenzione alle chiusure tra il 24 e il 26 -, assistere a uno dei tanti “musical” nel West End,  concedersi una spensierata pattinata sul ghiaccio sulle tante piste disponibili, a patto che non vi dia fastidio il freddo e il grigio del cielo.

Camden Town
EDINBURGO (SCOZIA)
 Dal 30 dicembre al 1° gennaio 
Hogmanay, capodanno con…tuffo.
 
A Edimburgo si fanno buoni acquisti nei saldi dopo Natale e il 31 dicembre si festeggia l’Hogmanay, parola scozzese che definisce l’ultimo giorno dell’anno. Hogmanay è sinonimo delle feste associate al capodanno. Il programma è fitto di eventi: il 30 dicembre vi è la grande apertura con la fiaccolata da Parliament Square e lo spettacolo di fuochi d’artificio che dà l’inizio ufficiale alle celebrazioni. Il 31 dicembre una grande festa in strada con concerti nei parchi e, in serata, un sensazionale concerto a lume di candela alla Cattedrale di St.Giles. Il 1°gennaio unitevi alla Grand Parade e prendete parte – se ne avete il coraggio – al Loony Dook, un tuffo di massa nelle gelide acque del fiume Forth.
 
KONYA (TURCHIA)
Dal 10 al 17 dicembre
Festa di Mevlana con i dervisci danzanti
  Per commemorare il mistico Mevlana Rumi, la loro guida spirituale che visse nel XII secolo, le confraternite dei dervisci si ritrovano a Konya dal 10 al 17 dicembre. Assistere alla Semà, la cerimonia dei dervisci danzanti, è un’esperienza di mistica suggestione. La cerimonia culmina con danze al ritmo quasi ossessivo dell’ accompagnamento musicale “galleggiante” di flauti di canna dal suono antico e misterioso. I dervisci indossano abiti bianchi con la gonna a ruota e un singolare cappello a cilindro di feltro e, ruotando vorticosamente su se stessi, i piedi agili dal passo perfetto, l’espressione riverente del viso, sembrano staccarsi dal mondo fisico. A Konya, inoltre, potrete visitare il maestoso Mausoleo, che nelle giornate più belle, con le sue mattonelle verdi, regala uno spettacolo di mille sfumature accese dal sole. Da visitare anche la Moschea di Alaeddin, ora museo, che raccoglie bellissimi esemplari di ceramica selgiuchide e la Ince Minareli Medrese dallo splendido portico selgiuchide barocco.
STOCCOLMA (SVEZIA)
Dall’11 al 19 dicembre
Santa Lucia
  A Stoccolma il 13 dicembre potrete assistere a un’affascinante processione di ragazze di tutte le età vestite di una lunga tunica bianca con una candela accesa in mano e una coroncina di candele elettriche in testa. Il corteo attraversa tutta la città fino allo Skansen, il museo all’aperto della città. Nella maggior parte delle chiese si tengono concerti; molto suggestivo è lo Stockholms Luciakonsert (11 dicembre), due concerti nella grande arena dell’ Ericsson Globe con quasi 1200 giovani che cantano la tradizione natalizia, vestiti di bianco e tenendo in mano una candela accesa. L’atmosfera, davvero unica, è palpabile, percorrendo le viuzze lastricate di Gamla Stan (la Città Vecchia) o girando per i caratteristici mercatini di Natale, che offrono oggetti di artigianato, candele, dolci e biscotti tradizionali serviti con il glögg, il caldo e ottimo vin brulé svedese. Per festeggiare la luce, il 19 dicembre, al tramonto, si accenderanno migliaia di torce, fiaccole, candele e luminarie.

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