Forbidden Colours (Colori Proibiti)


 Forbidden Colours (David Sylvian e Ryuichi Sakamoto)

Forbidden Colours
My Love Wears Forbidden Colours

22 luglio 2008, ore 8.29. Era un martedì, ho controllato. Questa foto è rimasta nel mio iPhone per tutto questo tempo, in attesa del momento per cui è stata scattata: oggi, fine di ottobre dell’anno dopo.

Uno scatto, non voluto, complice il touch-screen e la mia sbadataggine elevata all’ n-sima potenza dalla fretta e dalla furia per non fare tardi al lavoro. Come animato di vita propria, l’iPhone ha scattato una foto. Me la sono ritrovata nella raccolta di foto senza capire come ci fosse finita, quando l’avevo scattata e – guardata bene – quale sostanza avevo assunto prima di scattarla. Alla fine, girata e atarigir, messa in verticale e orizzontale, ho deciso di tenerla. Perché? Perché mi piace. Perché ha un senso, prima o poi almeno l’avrei trovato. E infatti oggi ce l’ha.

Oggi Concerto all’Auditorium di Roma di Ryuichi Sakamoto. Biglietti esauriti e io, come al solito, mi sono “svegliato” troppo tardi. Altro che scimmie! E’ il Bianconiglio l’animale da cui la mia specie si è evoluta…e neanche troppo. Ryuchi Sakamoto è in giro per mezza Europa con “Playing the Piano Tour”, un virtuoso, suona su due pianoforti, un visionario, vede la tecnologia come mezzo d’arte e la usa, i suoi concerti sono su iTunes dopo l’esibizione.

M’imbatto nel maestro Sakamoto grazie a David Sylvian e la sua struggente “Forbidden Colours”. Musica di Ryuichi Sakamoto composta per il film “Merry Christmas Mr. Lawrence” (da noi “Furyo”), in cui Ryuichi Sakamoto è anche protagonista, insieme a un David Bowie in una delle sue interpretazioni cinematografiche più convincenti.

David Sylvian scrive i testi di questa musica che suona dentro me in maniera speciale, mi fa venire IL brivido dietro il collo e giùggiù luuuungo la schiena; i testi , come fiori appena dischiusi sulla pianta, dispiegano la melodia di rara semplicità e di struggente maliconia, here am I, a lifetime away from you.

La voce di Sylvian si adatta perfettamente alle note che ad ogni tocco di tasto fanno vibrare, quasi “rabbrividire”, l’anima, my hands in the soil, buried inside of myself. Un suono di passione potente e gentile allo stesso tempo che arricchisce ogni volta che la ascolti e ti converte ineluttabilmente al suo “credo”: My love wears forbidden colours. Colori proibiti come in questa foto.

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Vai al Video, testo e traduzione di Forbidden Colours di David Sylvian

Qui di seguito l’interpretazione del Maestro Ryuichi Sakamoto da brividi.

Arigatou gozaimasu Sakamoto Sama.

6 pensieri su “Forbidden Colours (Colori Proibiti)

  1. Giorgia

    …e proprio questa sera per me….forse….si realizzeranno ma sotto un’altra forma…….spero proprio che in qualche modo riuscirò a trasmettertela…..anche se hai fatto già molto da solo……
    oddio non vedo l’ora…..ma quante ore mancano?????
    🙂

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    1. Se l’invidia è veramente verde allora dovrebbe tingere queste parole del suo colore (che – paradosso – vuole dire speranza). Invidia di quella “buona”, non credo ci sia nulla di male a volere partecipare al concerto e purtroppo non potere esserci. Comunque, se di ritorno, vorrai lasciare qualche tua impressione qui, sarai la benvenuta. All’invidia di non potere fare qualcosa segue anche la speranza che qualcuno la faccia e la condivida con te. E salutame ‘a Sakamoto!

      PS: ora che mi sono comportato come “bambino buono”, Babbo Natale me lo mandi un biglietto di prima fila per il prossimo concerto di Sakamoto?…

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  2. Giorgia

    ….unforgettable……….simply unforgettable……..
    peccato non c’eri……le sue musiche hanno assunto dei colori…….proibiti naturalmente!!!
    non erano solo suoni ma vere e proprie atmosfere così intense da riuscire a trasformarsi in pensieri…..no immagini……no sentimenti…..
    anche gli applausi sono stati più sonori del solito.
    La sua musica è stata talmente viva che sembrava potessi toccarla…si un po’ come quando senti un profumo talmente buono (anche se sintetico) e vorresti mangiarlo….e credo perchè il desiderio è talmente forte che vorresti impossessartene….anzi possederlo….dentro di te……e farlo tuo…

    per sempre

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  3. Dona(tella)

    Forbiddebn Colours, Sakamoto… improvvisamente mi torna tutto in mente.

    Grazie. Quei suoni me li ero dimenticati.

    Settimana scorsa mi sono detta che avrei dovuto controllare il calendario dell’Auditorium per vedere se c’era qualcosa di interessante.
    Avrei dovuto farlo….appunto.
    Probabilmente i biglietti erano già esauriti la settimana scorsa, ma ciò non mi avrebbe impedito di andare a tentare la sorte e piazzarmi davanti alla biglietteria attendendo paziente l’apertura della lista d’attesa.
    A volte perdiamo occasioni solo perchè non diamo forma e sostanza ai pensieri che invece sono petenti e governano la nostra vita.
    Grazie anche per la foto. E’ davvero bella e particolare.

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    1. E non sai quanto hai ragione sul fatto che non diamo forma e sostanza a certi pensieri! Quante volte sei intrappolato nella cosiddetta routine quotidiana, ogni giorno scambiamo emozioni e i (terre)moti sussultori che ne conseguono per ottenere sicurezza e stabilità. O è semplicemente pigrizia? Beh se ci ritroviamo qui a scrivere un commento a un post delirante di una foto post-delirio da febbre alta (H1N1?), un pò di questa “pigrizia” ce la siamo scrollata di dosso. Non trovi?
      Playing the Piano

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