
Album: Sing Along To Songs You Don’t Know – Autori: múm
Capita per Caso d’imbattersi in persone e cose che poi ti lasciano il segno.
Cose e persone che ti danno una spinta e ti fanno deviare dalla tua diritta-via del tran-tran quotidiano.
Ti aprono gli occhi su cose mai viste, nuove, spingono a guardare in modo diverso quelle “vecchie”; crediamo all’abitudine e, a volte, rischiamo di barattare un pò di rigenerante cambiamento per un pò di stantia tranquillità. Una difesa, del tutto umana e naturale.
Capita per Caso d’imbattersi in qualcosa di piccolo come una canzone che abbia l’effetto di farti scoprire qualcosa che avevi sempre avuto, che all’improvviso lo fa emergere come il raggio di sole che penetra attraverso le nuvole grigie di una giornata di pioggia. Rigenerante come quel raggio di sole, rivelatore e salvifico.
Una canzone trovata per Caso grazie a mia sorella, che pure dandomi delle indicazioni precise soltanto sul gruppo musicale, “i múm”, e assasi vaghe sul titolo della canzone, me ne ha trasmesso l’entusiamo.
Húllabbalabbalúú è il titolo della canzone.
Hullaballabalú è una mistura magica composta da:
- un terzo: Mago di Oz
- un terzo: Mary Poppins
- un terzo di un gruppo musicale di (elfi) islandesi.
La musica dei múm una miscela particolare: strumenti elettronici e acustici mescolati così, l’ascoltatore curioso di divertirà a distinguerli. Riescono a creare atmosfere incantate, una magia, senza apparente sforzo per chi ascolta. Non è un suono artefatto, per quanto sicuramente ci sia tanto lavoro di studio, l’impressione è che sia tanta esperienza e professionalità applicata al cuore: la magia accade naturalmente, come d’altronde è “normale” per una magia.
Del disco Sing Along To Songs You Don’t Know, pubblicato nel 2009, ho scelto Húllabbalabbalúú non solo perchè è stato il motivo per cui ho scoperto questo gruppo islandese, che si aggiunge a Björk e ai Sigur Rós tra i miei preferiti.
Húllabbalabbalúú è una musica che risveglia la spensieratezza e il non-senso fanciullesco, un testo di parole inventate di filastrocche che divertono perché sei libero di andare dove vuoi e nelle canzoni lo puoi fare perché nessuno ti potrà giudicare e dire che non ha senso. Una canzone, è “soltanto” una canzone.
Húllabbalabbalúú è come Super cali fragili stiche spiralidoso.
Húllabbalabbalúú in queste parole anneghiamo, in queste parole anneghiamo, sprofondando giù, giù, sempre più giù.
La voce ti culla, i fiati e le percussioni ti sollevano, ti rapiscono in un turbine di emozioni che sgorgano da profondità dimenticate dell’anima fino a raggiungere la superficie della pelle con quel brivido che a me viene sempre dietro al collo, parte esattamente alla base del collo e scorre potente lungo tutto la schiena.
Il ritmo sale, le percussioni picchiano più forte, le trombe trionfano, sei in un girotondo che giraarigirarigirarigirarigira, fino a farti perdere l’equilibrio, s’incrocia la vista, si perde il controllo delle gambe, la forza centrifuga ti spinge all’esterno, barcolli, paurosamente sbandi e, se non trovi un appoggio, finisci a terra.
Inizi a ridere, ridere, ridere. Vi sentite stupidi? Il riso allora prorompe gli argini della logica e della pudicizia, ti viene da ridere e non riesci più a fermarti, recuperi il fiato, ti fermi un attimo eppoi scoppi a ridere di nuovo pensando a quanto ridevi prima.
Húllabbalabbalúú in queste parole anneghiamo, in queste parole anneghiamo, sprofondando giù, giù, sempre più giù
Húllabbalabbalúú, dicono i re di tutte le terre
Húllabbalabbalúú, dice lui, dico io e te
Húllabbalabbalúú, dicono gli uccelli di tutte le terre
Húllabbalabbalúú, dicono loro, dice lui, dico io e tu.
Húllabbalabbalúú Húllabbalabbalúú
in queste parole anneghiamo,
in queste parole anneghiamo,
sprofondando giù, giù, sempre più giù
sprofondando giù, giù, sempre più giù
giù, giù,
giù
…
Spero che leggendo questo blog, anche voi, qualche volta, possiate in queste parole annegare, dolcemente annegare, sprofondando giù, giù.
Sempre più
giù.
Húlla bbalabba lúú
L’Inno di Pictures of You: Húllabbalabbalúú
Una canzone che pensiamo di non conoscere fino a quando non iniziamo a cantarla.
Ringraziamenti:
- mia sorella
- múm e il loro album Sing Along To Songs You Don’t Know
- il videogioco Flower di Thatgamecompany, che mi ha dato la stessa sensazione di spesieratezza fanciullesca
Molto rilassante, non la conoscevo. Grazie!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Tutto l’album ha un’impronta tra l’onirico e il fanciullesco. Una musica durante dagli standard odierni è che riesame a farti recuperare qualcosa che in età adulta è sopito.piuttosto la difinirei spensieratezza tipica dell’età fanciullesca. Sembra quasi spontanea anche se dietro c’è parecchia ricerca del suono e lavoro di studio. Mi fa piacere che ti sia gradita.
"Mi piace"Piace a 1 persona
non amo particolarmente la musica leggera ma questo brano è davvero rilassante.
"Mi piace"Piace a 1 persona