
Durante il viaggio in Messico, raccontanto attraverso quarantadue “cartoline” delle nostre peregrinazioni tra lo Yucatan e il Chiapas, ho metodicamente alimentato “La Classifica della Vongola”, cioè l’elenco delle frasi ed episodi destinati a diventare “celebri” per via della loro comicità, per lo più involontaria. In napoletano, infatti, per “vongola” si intende una “baggianata”, uno “strafalcione”, sì insomma – come avrebbe detto Alex Drastico – delle cazzate immani.
Che la voce ti venga sporadicamente e per pochi secondi nei quali tu spari delle cazzate immani…
cit. La maledizione di Alex Drastico (Antonio Albanese)
L’elenco ha così totalizzato l’imbarazzante numero di diciannove “vongole”!
Nessuno dei quattro compadres si è risparmiato e ognuno ha contribuito a questa ridanciana wiki ai frutti di mare.
In volo, Diego dà il via, nemmeno il tempo di toccare il suolo messicano, ed è già avanti di tre lunghezze. Nelle prime tappe del viaggio tra Playa del Carmen e Cozumel, Francesco accorcia le distanze e a Tulum si porta in vantaggio.
Alla nona “vongola” sembra che l’imbarazzante tenzone sia esclusivamente tra Diego, a quota 4, e Francesco, a quota 5, ma la decima è la mia trionfale entrata.
Francesco continua la sua ascesa al podio doppiando Diego, il tempo di aggiungere al mio “vongola res” un altro punticino, che mio fratello Lucio segna il “punto della bandiera”. Nulla serve il mio tentativo per scalzare dal secondo meritatissimo podio Diego con un terzo epocale intervento, che Francesco ribatte con l’undecesimo personale contributo. Questa la classifica finale in base al numero di “vongole”:
- Francesco: 11
- Diego: 4
- Claudio: 3
- Lucio: 1
Francesco è il Re della Vongola.
Come è noto ai pescatori, non è tuttavia importante “chi ne spara di più”, ma “chi la spara più grossa”, perciò la premiazione che veramente conta non è quella del Re, ma della Reginetta delle Vongole.
Nel diario amanuense, Francesco proclama un assoluto vincitore e riporto di seguito quanto scrive.
La palma per la migliore vongola deve essere attribuita a Diego. La sua “Muy religiosa?” (ndr: la terza “vongola” in elenco) rappresenta un’ineguagliabile modello di “acchiappo” e un riferimento assoluto per grandiosità di “faccia di culo”.
Il numero delle mie “vongole” è davvero superlativo. Però è anche vero che chi non lavora, non sbaglia, ovvero chi non parla, non fa vongole.
“Chi non parla, non fa vongole” è da applausi a scena aperta, frase che non può essere spiegata perché è un’estrema summa di esperienze.
Pure riconoscendo a Diego una genialità al di fuori di qualsiasi schema e totalmente imprevedibile, per l’indomito spirito di comunicazione e l’utilizzo di ben tre lingue (italiano, napoletano e italiano-anglospagnolato) la mia preferenza va senza esitazione all’assoluto capolavoro di Francesco, alla tredicesima “vongola”: “Escuciame señor, para TicAL?” ovvero quando una vocale può fare la differenza di mille chilometri e una figuradimmerda.
Poiché due voti e due preferenze differenti non permettono la proclamazione della Reginetta, rimetto al voto dei lettori l’elezione della Reginetta.
Nello spazio dei commenti, potete indicare la vostra preferenza indicando anche solo il numero della posizione nell’elenco che segue. Se aggiungete le vostre motivazioni è ancora più gradito.
La Classifica della Vongola è però una raccolta di mini-racconti che, al termine del viaggio, ha assunto la lunghezza di oltre quattromila parole. In tempi di cinquettii e di stories “raccontate” solo con foto non mi faccio illusioni che qualcuno clicchi sul link per leggere tutte le diciannove “vongole” per quanto sia una lettura divertente e per nulla impegnativa.
Perciò di seguito ho inserito l’elenco e, cliccando sulla voce che vi incuriosisce di più, salterete direttamente alla “vongola” selezionata, invece di doverne scorrere tutto il testo.
Poche righe da leggere per ogni “vongola” e, se riescono a strapparvi un sorriso oppure una risata, vi invito a tornare qui a lasciare il vostro contributo all’elezione della Reginetta e aggiudicarvi il seguente prestiogioso trofeo:

#1. “L’Aurea Regola dell’Appariglio e dello Spariglio”
Autore: Diego. Luogo: ogni luogo dove è stato perpetrato il rituale dello scopone scientifico.
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Cookie così deliziosi da conservare l’incarto. Mai più ritrovati.
#2. “Some solid”
Autore: Diego. Luogo: in volo da Newark a Houston.
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#3. “Muy religiosa?”
Autore: Diego. Luogo: in volo da Houston a Cancun.
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#4. “Grintosi”
Autore: Francesco. Luogo: ogni sacrosantissimo luogo e, preferibilmente, ogni benedettissima mattina.
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#5. “Vafanculo” (con una “f”)
Autore: Diego. Luogo: ogni sacrosantissimo luogo e ogni benedettissima mattina.
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#6. “PalaRcal…PalAcal…Pa-laN-car!” ovvero dell’ossessivo storpiamento dei nomi da parte di Francesco
Autore: Francesco. Luogo: Cozumel.
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#7. “Damage against terz” (pron.: damag aghenst terz)
Autore: Francesco. Luogo: Playa del Carmen.
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#8. “Drof opp”
Autore: Francesco. Luogo: Playa del Carmen.
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#9. “El Tortiglion”
Autore: Francesco. Luogo: sito archeologico di Tulum.
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#10. “F-a-t-t-i i cazzi tuoooooi!”
Autore: Claudio. Luogo: durante la perigliosa discesa dalla piramide di Cobà.
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#11. “Only Planet”
Autore: Francesco. Luogo: ogni volta che si nomina la guida Lonely Planet
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#12. “Uxmal! In verità, io sono Il Grande Uxmal!”
Autore: Francesco. Luogo: il sito di Uxmal.
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#13. “Escuciame señor, para TicAL?”
Autore: Francesco. Luogo: A Santa Elena in direzione di Ticul.
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#14. “Io sono di Napoli, ma vivo a Roma.”
Autore: Claudio. Luogo: qualsiasi luogo in cui abbiamo scambiato una chiacchiera con altri turisti.
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#15. “Isla MuGlieres”
Autore: Francesco. Luogo: qualsiasi luogo in cui abbiamo nominato Isla Mujeres.
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#16. “Sono sei anni che gioco a scopone!”
Autore: Lucio. Luogo: Isla Mujeres.
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#17. “Io so quando sparo una cosa seria e quando sparo una cazzata!”
Autore: Francesco. Luogo: a cena da Rolandi’s a Isla Mujeres.
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#18. La giocata criminale
Autore: Claudio. Luogo: a bordo piscina in albergo a Cancun.
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Da destra: Lucio, Francesco, Claudio, Diego.
#19. L’Onliplanet
Autore: Francesco. Luogo: Cancun
Ricordati di tornare a dare nei commenti il tuo voto per eleggere la Reginetta della Vongola!
Da applausi! Ma il quesito di fondo è: come le volemo fa ‘ste vongole? In bianco come le facciamo a Roma o con i pachino come a Napoli? Dubbio amletico!
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Guarda la pasta A vongole è buona sempre, macchiata appena con i pomodorini o in bianco spruzzata di prezzemolo. Non faccio differenze. Un bicchiere di vino bianco, magari in riva al mare, una brezza che rinfresca appena e vai di piatti che si riempiono di gusci!
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E siamo perfettamente d’accordo!
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“F-a-t-t-i i cazzi tuoooooi!” – Ruinas di Cobà, discesa dalla piramide –
Sublime!!!!
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Poco modestamente è la mia! A rischio di capitombolo tombale mio fratello – vi in salvo – ha iniziato a dare istruzioni. Ora che ci penso anche un vaffa ci stava tutto! Mai sofferto di vertigini, ma ho capito cosa si prova la prima volta che ti lanci dal trampolino olimpionico con gli sci ai piedi. Uno deve.veramente pazzo per fare una cosa del genere solo per sport.
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😂😂😂😂😂
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la #14 mi sembra irresistibile. Se sei di Napoli perché vivi a Roma? Tanto vale affermare subito che vivi a Roma, perché dal lessico e dall’intonazione della voce si intuisce senza paura di essere smentiti che la tua origine è napoletana.
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E anche questa “nominescion” è per una mia vongola! Due su due.
Questa mia chiamata al voto è stata raccolta solo da te e da Liza – poi dicono che gli italiani non vedono l’ora di andare a votare 😜 – e visto anche le letture e le stelle sotto la media posso pure chiudere qui il sondaggio.
Aggiorno il post con l’elezione che – come da tradizione nazionale – non vede un chiaro vincitore.
Concordo sulla tua motivazione, ma sono troppo legato alle mie origini e renderle sottintese mi sembrava una mancanza di rispetto, un “tradimento” che è il motivo della critica di Frank. Grazie per la tua partecipazione!
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Peccato per i soli due voti. Hai spiegato bene il motivo. ‘tradimento’ e nessuno vuol tradire le sue origini. Lo facevo anch’io quando per quarant’anni ho girato l’Italia. Nel senso si spostamento fisico.
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