Le tavole fuorilegge della convivenza videoludica


ovvero dieci piccole cose da sapere quando il joypad è conteso da un bimbo e un adulto (anagraficamente dovrebbe esserlo…)

Annuntio vobis che è giunto il momento di rimettere le mani in tastiera sul tema:

cosa succede quando l’insana passione per i videogiochi di un padre de(l)genere viene condivisa con dei bambini, nel mio caso due nanetti di sei anni e mezzo.

Le tavole fuorilegge della convivenza videoludica tra papà videogamer e figli è un decalogo, la “Top 10”, “Le 10 Regole d’Oro” – fate voi –  di certo il più fesso elenco di inutili regole che però possono salvaguardare le vostre sane abitudini di videogamer nonché i costosi trastulli videoludici cui siete tanto affezionati e, di conseguenza, la vita ai vostri figli, nipoti o semplici nanerottoli di passaggio.

Si tratta di un impasto che ho già sfornato un paio di volte con datazione A.G (Ante Gemelli) e D.G. (Dopo Gemelli). Se siete curiosi cliccate sul tag 10 piccole cose da sapere, altrimenti magnate pure tranquilli.

Questo aggiornamento porta con sé un cambio d’impostazione. Le dieci piccole cose da sapere non sono più raccolte in un unico sbrodolante post, ma suddivise in dieci brevi “pillole” (e altrettanti post), somministrate una al giorno, prima o dopo dei pasti non ha importanza. Questa pagina contiene l’indice e viene aggiornata con il link a ciascuna “pillola” via via che viene pubblicata, diventando così un “hub” dispensatore di “saggezza” alla bisogna.

Conservo un piccolo sistema introdotto in precedenza così che la lettura sia sbadiglio-free per i nuovi lettori quanto per quelli più affezionati.

Nell’aggiornare i contenuti, modificando “q.b.” o conservando ciò che è ancora valido, utilizzo un paio di timbri intuitivi e amichevoli (la scrittura sul web deve essere “friendly” no?):

Il timbro “Updated” indica un contenuto aggiornato, modificato “q.b.”, impastato con tanto that’s-ammore, senza aggiunte di diserbanti, grassi idrogenati e – chevelodicoaffare – olio di palma.

Il timbro “Checked” indica un contenuto confermato nella sua validità anche oggi. Chi ha già letto i precedenti post può anche saltare a piè pari e vince perciò un prestigioso trofeo che può sfoggiare sul proprio blog e fare gnè gnè a tutti gli altri:

(i link saranno inseriti via via che verrà pubblicata la tavola corrispondente)

L’elenco non ha pretesa di essere esaustivo, è solo un elenco scritto per (video)gioco. In questa Via video-Crucis faccio appello a voi, padri, madri, zii, zie, prozii, prozie, nonni e nonne, conviventi more uxorio, senza distinzione di razza, religione od orientamento sessuale, per aggiungere nello spazio dei commenti le vostre imbarazzanti esperienze con il joypad quando quei piccoli tesoretti ve lo sfilano dalle mani…e se proprio eravate all’ultimo boss dell’ultimo livello, vi avranno sfilato anche dell’altro. Questo non scrivetelo.

Vostro-Claudio-Dagli-All’Untore

Bambini ora basta con i videogiochi, andiamo fuori all’aperto…giochiamo ad acchiaparella? (Pubblicità Progresso)

27 pensieri su “Le tavole fuorilegge della convivenza videoludica

    1. PEGI3, che è il minimo, infatti indica che è adatto a un bambino ed è praticamente equivalente a un bicchiere di acqua di rubinetto. Non ha effetti collaterali e, se assunto in dosi elevate, al massimo ti fa andare al bagno un paio di volte in più.

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  1. Intanto davvero complimenti per la grafica delle scritte: mi sembra di essere tornato al mio amato Commodore64 del 1983 😛
    Quand’anche avessi figli avrei comunque esperienze diverse, visto che non ho mai usato il joypad: uso da sempre la tastiera del PC, quindi appartengo ad un universo videoludico distante. Però ti leggerò con gran divertimento 😉

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    1. Ho iniziato con una console che non era nemmeno destinata a me (leggi, se ti va, L’Intellivision, mio fratello e c’ero anche io), ma le nerd-ossa me le sono fatte su un home computer, il Commodore Amiga. Console e PC sono sempre stati per me porte diverse per entrare nello stesso non-luogo denso di universi da esplorare, nuove storie da sperimentare e raccontarmi. Smanettone su PC, ne ho costruiti almeno quattro, i primi con l’aiuto di un mio caro amico, gli altri tutto da solo;). Ce ne è uno accanto al mobile dove sono tutte le console. Lo uso poco perché ho questo magnifico Mac portatile, ma quando il gioco si fa duro, il PC entra in gioco. Ho sempre amato le console perché rappresentano l’espressione di un videogioco che viene da lontano, il Giappome. Certo oggi l’esperienza è più massificata rispetto al passato, ma sono sempre meno complesse da gestire di un PC. Quindi il fattore “tempo”, sempre più scarso”, me le fa preferire. Le tavole in quanto (fuori)legge sono universali: valgono per chi videogioca, PC o console, con i propri figli, nipoti, semplici conoscenti al di sotto del metro. Basta magari sostituire qualche titolo (su PC, a parte le esclusive Nintend e qualcuna Sony c’è un’amplissima offerta videolucida per tutte le tasche) e mouse & tastiera (sempre il massimo come interfaccia) a joypad e il (video)gioco è fatto!
      Grazie Lucius, un supporto diventato ormai indispensabile. Mi mancheresti, davvero 🙂

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  2. rikynova83

    A mio nipote l’ho fatto giocare a Pc Calcio 5.0, al simulatore di partite, e pur dovendoci giocare con la tastiera, ha capito subito come giocarci :D.

    Gli ho fatto vedere un po’ di Duke Nukem, gli è piaciuto un sacco 😀 voleva giocarci ma gliel’ho proibito: solo guardare, è roba da grandi fare fuori brutti alieni 😀

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    1. Storie vecchia con mio fratello. Lo scippo del joypad avveniva quando nei giochi a un giocatore ci alternavamo al comando dell’alter ego e scattava l’infamità quando lo facevi schiattare sempre nello stesso punto con tanto di accuse di essere una pippa! Succede anche con i gemelli senza la parte esplicita della pippa in quanto ancora non conoscono tale forbito termine. Ma non credo ci vorrà molto.
      Pertanto vale.

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    1. Ci sono poche certezze nella vita e una è che cuorerotante mi dai sempre una carica fenomenale! Prometto che cercherò di usare un linguaggio comprensibile anche ai non addetti, a parte sparare qualche titolo di gioco che probabilmente non conosci e i soliti termini che ormai dovresti destreggiare tipo “joystick”, “joypad”….Comunque se qualcosa ti è oscuro, chiedi senza esitare, basta che tu non me li chiami “giochini” che il tipo che aDministra la webbettola gli viene su un travaso di bile…Non ci sono più gli Oste di una volta, signoramia! 😉

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        1. Allora droppami un loot, che devo farmare XP per livellarmi e non farmi subito kickare fuori dal PvP….E io parlo facile e forse ho commesso degli errori perché come mi dissero in cuffia in un deathmatch (modalità di gioco online a squadre che finisce quando hai eliminato quella avversaria): “ma questo è un…vecchiaCCiO!”
          Fottuti poppanti! Io ho visto Sapce Invaders atterare…che ne sanno!? Che ne sanno?!?

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    1. Non ha lo stesso valore della donna/uomo d’altri, ma ci va parecchio vicina per certi “pezzi” di retro-antiquariato video ludico. Considerando che io lo tratto come la reliquia di San Gennaro, ogni volta che un certo commesso di una certa catena mi chiede se voglio la garanzia, io rifiuto con malcelato sdegno. Non sa che ha appena bestemmiato davanti al Papa mentre gli sta porgendo l’ostia sacra.

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  3. Mannaggia, stavolta niente trofeo, non ricordo o molto più probabilmente non ho letto i vecchi post.

    Io essendo rimasto a 8 anni, da buon bambino troppo cresciuto (fisicamente) penso che sarò un papà prepotente: gioco io fino a che non mi stanco, tu guarda zitto e buono o vattene a giocare all’aperto! 😆

    Hai fatto bene a dividere gli articoli, altrimenti ne sarebbe uscito uno infinito che avrei letto in 10 mesi!

    Ci si legge negli appositi comandamenti!

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    1. Vedrai che non sarà così. Il cosiddetto “legame di sangue” non è una bufala ma è qualcosa che scatta appena l’infante ti guarda negli occhi. Quando iniziano a crescere e inizi a riconoscere un po’ di te in lui, il tuo Ego è Game over, crediti finiti e monetine esaurite.
      Saranno pillole brevi proprio in linea con i più famosi comandamenti. Se Mose’ fosse sceso dal monte al giorno d’oggi e avesse pubblicato i comandamenti sulla bacheca del social network, di sicuro qualcuno avrebbe commentato: “TLDL”, Troppo Lungo Da Leggere 😉

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