War, war is stupid…


…and people are stupid.

Il sommergibilista era uscito fuori a fumare una sigaretta.

Il fumo nuoce gravemente alla salute.

Come cantavano in The War Song nel 1984 i Culture Club: “War, war is stupid and people are stupid”.

Questo un leggero antipasto per uno dei miei sproloqui sui Culture Club, una band cult per chi negli anni Ottanta era un adolescente. Ma non farebbe male ai più giovani andare a curiosare nella produzione – a onore del vero – risicata di due album decenti di questa band sgargiante e multi-etnica per comprendere meglio quel periodo in cui, dopo i Beatles, la musica inglese invase nuovamente il mondo con nomi come: Police, Elvis Costello, Pretenders, Depeche Mode, Simple Minds, Eurythmics, Duran Duran e Spandau Ballet, oltre a mostri sacri del calibro di Queen e David Bowie. Era appena nata anche MTV…

Vi lascio con questo trascinante motivo di The War Song, non che sia un capolavoro, anzi un singolo sotto-tono rispetto alla produzione di quel periodo, però entra nel cervello come un trapano e ci rimane dentro come un tarlo nel legno.

 

42 pensieri su “War, war is stupid…

  1. io li ho sempre trovati straordinari e Boy George è una parte della mia adolescenza. Mi sembrano attuali anche come sonorità, ma quando li ho fatti ascoltare alla dodicenne che ho in casa mi ha guardato disgustata e s’è messa a sentire Rovazzi. Ora davvero davvero, nostalgia a parte, vuoi mica paragonare i Culture Club a Rovazzi? Per me hanno un’infanzia di merda

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    1. Beh direi che il solo periodo storico degli anni 80, MTV, il Live Aid e la scena musicale mondiale in cui i Culture Club furono assoluti protagonisti anche se per poco tempo,al confronto fa di RogNazzi, Rotazzi, Rovacci…Non riesco a pronunciarlo…una cagata pazzesca (cit. Fantozzi)

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  2. Pensa che a questa canzone arrivai per vie traverse. Ignoravo i Culture Club ad eccezione di “Karma Chameleon” che era il jingle di uno spot televisivo che passava molto spesso. Poi un giorno durante la lunga vita della serie TV “Saranno famosi” – di cui ho visto ognuno dei millemila episodi – arriva la puntata in cui alla School of Arts tutti i protagonisti fanno tipo una prova di come sarebbe il collegio militare: non ricordo bene il motivo, ma sono tutti in divisa a scuola. Appena però il sergente si distrae, i protagonisti si lanciano in un balletto che dileggia il militarismo sulle note appunto di “War is stupid”, cantata da loro stessi. Catturata su musicassetta, com’era mia usanza all’epoca, per anni sono stato convinto fosse una canzone scritta per la serie, prima di scoprire la sua vera provenienza…

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    1. Immagino, ma i Culture Club rappresentano bene quel periodo storico travagliato per UK, la seconda British Invasion musicale come la chiamarono gli stessi inglesi e l’avvento delle videoclip come promozione musicale, MTV fu un vero fenomeno che oggi tendiamo a dare per scontato. Sto ancora studiando e raccogliendo informazioni, ma già quello che ho letto è interessantissimo. Cercherò di evitare come la peste l’ingombrante nostalgia-canaglia di quando si parla degli Anni 80. Onestamente mi sono stancato che ogni volta che se ne parli, venga fuori sempre ‘sta nostalgia-canaglia. Lasciamola ad Al Bano e Romima 😉

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        1. No, sono gusti personali, per carità. Tu oltranzista? Per carità! ll fatto che leggerai il mio sproloquio dimostra che non lo sei. Il mio intento poi non è evangelizzatore, ma mi pongo come osservatore di un periodo che ho vissuto e che oggi forse ho qualche strumento in più per capire cosa abbia rappresentato. Sono un bibliotecaRo.

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          1. Zeus

            Certo, sono gusti personali. Io li ho vissuti nella giovinezza, quindi ho assorbito molto del periodo e poi l’ho rigettato non trovandolo di mio gradimento. Mi piace il suono del metal che è uscito negli anni 80 (non tutto), certo rock (non tutto), ma il resto mi resta sullo stomaco.
            Dovrò rileggere, forse ci sono sfumature che io non ho colto.

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      1. Anche a me quella canzone piace molto. Erano sicuramente due generi di musica molto diversi. Forse gli Spandau erano più sofisticati. Oddio devo confessarti che quando passava alla radio Wild Boys alzavo la musica a palla…tatattata. Nun ce fa caso sto a dà de matta…

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        1. Uaild Bois! E quel video alla Mad Max! Onestamente nun se poteva vede’ ed era tamarro all’ennesima potenza. Che fosse più sofisticata la musica degli Spandau secondo me è una “leggenda” usata dai loro fan per opporsi ai Duran Duran che li surclassavano come numero di fan e isterismi di massa (sopratutto, femminili). Rio, The Reflex, Save A Prayer non erano di livello inferiore alla produzione degli Spandau. Diciamo che i Duram Duran si abbandonavano più spesso a qualche eccesso rispetto ai morigerati Spandau…almeno in apparenza.

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          1. Ecco ecco, secondo me in apparenza. E’ vero (e intanto ridevo mentre ti leggevo…) il video di uaild bois era veramente tamarro. Save a prayer era una canzone che mi piaceva molto. Io poi conosco di persona un amico collega che fa le cover dei Duran Duran e infatti vado a tanti concerti della sua band!

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                  1. Sì, mi ricordo che hai due figli. Non ti preoccupare, io ti ho dato la dritta e poi quando potrai vedrai. Hai fatto bene a segnare, sono bravi davvero. Ci sono anche dei video su youtube ma ste cose se sa rendono bene dal vivo! Io è da tanto che non faccio quattro salti a parte questi concerti e me ne muoio di andare ad un concerto del mio cantante preferito ossia Sir Lorenzo Cherubini.

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      1. ta ta ta ta ta….beh, in effetti…però che te devo dì, sta canzone mi dà una carica che non ti immagini. La vera perla di Jovanotti è però La linea d’ombra e poi c’è una canzone un po’ vecchia che si intitola il Re, una canzone di nicchia che però è sfiziusella assai! 🙂

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        1. Ho ascoltato un po’ di Jovanotti. L’album mi pare fosse “Safari”. Considerando le sue origini “musicali” è una specie di miracolo la musica che fa oggi. Ne spilucco qualche canzone perché in verità non seguo molto la musica italiana. Però mi segno le due che mi hai indicato.

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