200.000! Uanema d’o’ priatorio!


Uanema d’o Priatorio! (Aldo Tarantino in Così parlò Bellavista)

DUECENTOMILA! Festeggiamo le 200.000 visite ab Urbe condĭta di questo scivolosissimo b(av)log!

Uanema d’o Priatorio! Letteralmente “Anima del Purgatorio!”, nel dialetto napoletano è un’espressione di grande meraviglia.

Lo esclamo come Aldo Tarantino, che interpreta o’ viecchiariello sempre assopito – un personaggio cult nel bellissimo film Così parlò Bellavista – che spalanca gli occhi soltanto quando sente pronunciare la parola “milione”, si ridesta, ripete “nu milione!”, subito esclama “Uanema do’ Priatorio!” e ritorna nel suo sonno catatonico. Duecentomila per me ha lo stesso effetto di “nu milione” per il vecchiarello.

Perché festeggiare a duecentomila?

E quante senò? Tutto il cucuzzaro!

Non che avessi in mente un obiettivo da traguardare e, diciamolo sinceramente, duecentomila(uanema d’o Priatorio!) è un numero ridicolo sul web e lo è ancora di più se consideriamo che la mia occupazione abusiva della Rete risale al luglio 2008. Quando si tratta di miei festeggiamenti nella vita reale, io divento schivo, provo a defilarmi, non sopporto di essere al centro dell’attenzione. Non mi comporto in modo diverso nella realtà virtuale della blogosfera. Una cosa posso garantirvela: io sono WYSIWYG. Un acronimo molto in voga ai tempi dei primi programmi di word processor che promettevano all’utente un risultato stampato identico a quello che appariva su schermo: What You See Is What You Get. La maggior parte di voi lo dà per scontato, ma i più vecchierelli sanno che fu una specie di rivoluzione copernicana.

E allora perché ce la stai menando con queste duecentomila(uanema d’o Priatorio!) visite che poi a noi…che ce ne cale ?

Perché…perché…perché…non so perché…perché…non so perché…perché…

Sono fatti miei.

Quel miracolo volante del Boeing 747-400 può contenere 467 passeggeri. Questo blog, dal suo primo post Il Mutuo dell’Amore nel luglio del 2008 è stato visitato 200.000 volte da oltre 128.000 visitatori: 299 Boeing 747 pieni. Da questa pista “decollati” per le più disparate destinazioni: tra le strade e i vicoli di Napoli, su un treno in viaggio a Milano e ritorno, ne La Mala Educación de carretera di Roma, nella mia prima tragica settimana bianca ad Andalo, tra i grattacieli di New York e, tuttora in corso, a spasso per il Messico (prossimamente in Botswana e Zimbabwe); queste le destinazioni di Questo-mondo, molte altre…in Altri-mondi.

Duecentomila visite distribuite per il 60% negli ultimi due anni.

Perciò questo post, apparentemente di un RedBavon in versione ‘Megaloman-incontra-Skeletor’, diventa un post di ringraziamento.

*** Avviso ai diabetici e a coloro che vedono ruffiani ogni dove: evitate di leggere oltre ***

Il mio ringraziamento è rivolto a tutti i visitatori e, in particolare, agli aficionados tra i 420 follower (che vanno e vengono, si iscrivono, spariscono e si cancellano), che hanno condiviso nello spazio dei commenti un saluto, una chiacchiera, un’idea diversa da quella dell’Oste titolare di questa webbettola. Ahem…e anche di Narciso (vabbuono accussì? Narcì, mo’ statte bbuono).

Un grazie anche a chi è passato e ha lasciato solo una “stellina” perché le stelle sono tante, milioni di milioni e anche se io non mi chiamo Negroni (si può scrivere o è razzista?), vuole dire qualità!  A parte i rigurgiti pubblicitari di tempi andati, interpreto la “stella” lasciata in fondo a un post come una pacca sulla mia spalla, un incoraggiamento a continuare a perpetrare la crocifissione della madre-lingua: è benzina per il mio motorino a dieci dita.

Il mio ringraziamento va anche a chi è invece passato, non ha lasciato traccia e non leggerà questo sbrodolamento a rischio di crisi diabetica. Se è timido, lo invito a farsi almeno salutare; in caso contrario, lo accompagni la mia benedizione e un mio salutame a’ soreta (estendibile anche a eventuali fratelli).

Potrei chiuderla qui che un post del genere è insulso e sborone di suo, ma ad (ab)uso e consumo degli amanti della statistica (??!) e a mia imperitura memoria (fino a che server di WordPress schiatti)…

…Snoccioliamo un po’ di numeri!

Dal luglio del 2008 questo scivolosissimo b(av)log è stato rimpolpato con 410 post, testimonianza che la vecchiaia rinsalda le cattive abitudini e consolida i difetti: la logorrea sfoga nella grafomania e i suoi deleteri effetti sono evidenti.

Per il vecchio adagio “Anche l’occhio vuole la sua parte”, un blog dal titolo “Pictures of You” non può fare a meno di quelle macchie di colore rinchiuse in un rettangolo: circa 900 megabyte di immagini  sono sparse per queste pagine per dire ciò che le parole non riescono.

“Pictures of You” prende ispirazione da una bellissima canzone dei The Cure, la musica fa la sua parte in questo guazzabuglio di cervello-cuore-e-viscere con la rubrichetta Bit+Beat e citazioni di una canzone alla fine di quasi ogni post, più una sporca dozzina tradotte e qualcuna commentata, che aiutano gli occhi a “vedere” oltre le parole e le immagini, riempiono gli spazi tra una punteggiatura seminata a spaglio e cercano di lasciare un buon suono a ciò che si è appena finito di leggere. L’Onda Sonora Consigliata alla fine di ogni post non è un sottofondo musicale da passeggiate in un centro commerciale, ma un vero e proprio completamento laddove le mie parole e immagini non arrivano. Almeno nelle mie buone intenzioni e gusti musicali di ognuno permettendo.

Where do you come from? (ovvero la prima frase per attaccare bottone con una bella straniera)

Vista la relativa pudicizia del mentecatto scribacchiante a pubblicizzare queste sue sciocchezze (e vorrei pure vedere!) il pubblico è costituito da un melting-pot tra malcapitati naviganti e incauti blogger: la maggiore parte delle visite provengono dall’onnipotente motore di ricerca Google.

In questa webbettola si parla per lo più l’italiano, il napoletano a tratti; vi sono alcuni post nella lingua di Albione frutto di un singulto con aspirazioni world; infine, una spruzzata di spagnolo si può udire provenire dalla taverna El BaVon Rojo nei racconti delle (dis)avventure dell’Oste, Narciso e di altri generosi blogger, ormai parte integrante e non semplici avventori di quel chiacchierato e chiacchierante comedor in quel del Quintana Roo.

Ne consegue che la stragrande maggioranza dei visitatori viene dal Bel Paese (no, non è un formaggio). Al secondo posto gli Stati Uniti (oltre 3.000 nel 2017), seguono visite a tre cifre dalla Spagna (grazie Jaco72!), Regno Unito, Germania, Francia, Svizzera, Paesi Bassi. Mi viene da pensare che siano tutti emigranti o internauti spiaggiati per sbaglio su questi lidi (più probabile la seconda). La Rete è incredibile! Scorrere l’elenco delle nazioni di provenienza fa davvero impressione: guardi la bandierina della nazione, ne hai dei ricordi vaghi risalenti al tempo dei tuoi viaggi sfogliando il Grande Atlante Geografico, poi l’occhio cade sulla scritta e diamine! Etiopia, Magadascar (mai imparato a scriverlo correttamente alla prima botta), MaDagascar, Indonesia, Ghana, Trinidad e Tobago…

Statistiche per provenienza del 2017

Come potete notare dalla cartina del mondo riportante le statistiche per provenienza del 2017 sono a un passo dal conquistare uno degli obiettivi più rognosi che ti possano capitare a Risiko! e cioè “Conquista l’Asia e il Sud America”. Ciò che conta veramente per me è la Kamchatka e quella è ormai “conquistata”. Mi sembra di sentire una voce: “Il Mondo è mmmmmiooooooo!” (cit. Skeletor in He-Man e i dominatori dell’universo…)(…alla faccia delle citazioni dotte!)

Oh! TU, RedCOSO o come diavolo ti chiami…SEI UN IDIOTA!
Accorrete Siiiore e Siiiori, le più belle attrazioni!

Nella migliore (?) delle tradizioni, non vi faccio mancare la più sborona e tamarra Top 5 (un velo di pudicizia m’impedisce di abbandonarmi alla classica TopTen).

A esclusione di Home Page e pagine delle canzoni, questi sono i post che hanno totalizzato il maggiore numero di visite:

1 . Sì viaggiare, a dicembre

2. New York, gente strana, posti strani…

3. L’avventura di un povero crociato

4. Uai Uii? Why Wii? Perchè Wii?

5. Bolero. Il respiro della vita

Runner-up (ovvero modo figo per dire: “c’è sempre lo sfigato che perde la gloria per un niente”): Sogno di Liquirizia

Tutti post vecchiarelli che hanno superato la soglia dei migliaio di visite e ben oltre, ma – clamoroso al Cibali! (Sandro Ciotti docet) – hanno raccolto la micragna di 4 “laik” stellati in totale! Segno che la mia scrittura è come il buon vino che invecchia e migliora oppure che invecchiando sto scrivendo nuovi post sempre più dimmerda.

BavITALIA ringrazia i signori passeggeri per la fiducia accordataci, augura una serena e felice permanenza. E la prossima volta che avrete il folle desiderio di schizzare nei cieli senza paracadute, ci auguriamo che penserete a noi di BavITALIA. Grazie per avere volato con noi.

BavITALIA, Fly Me to the Moon

E mmò lo sapete che vi dico, anzi che faccio? me fummo ‘na bella sigaretta ‘e soddifazzzione! Stateve bbuono e ancora grazie!

RedBavon III (foto di mia sorella con i suoi occhi dell’ammmore, il vecchio con il cappello sono io)

 

92 pensieri su “200.000! Uanema d’o’ priatorio!

    1. OpporfabaccO! ‘OnnaMelacarissima, le sue felicitazioni mi sono gradite assaje. Faciteme a’ grazia ‘e nun me chiamma’ “dottò” pecché nun saccio niente ‘e ‘mericine. Nun vulesse che po’ coccheruno me cercasse ‘na ricetta o ‘nu mericinnale.
      Questa festa l’aggia voluta singà ‘ncoppe ‘a stu libretto tecnologggico, o’ chiammeno “ploc”,”bloggo”…”bloggh'”, nun o’saccio dicere bbuono.
      Vuje pure avite fa festa cu’mme ca v’aggia viste ‘a queste parti e m’avite pure regalato coccos’e vueste scritti, ca je non sono degno di tenervi o’ lapìss e o’ calamaro.
      Perciò assettateve addo’ vulite, favorite ‘nu cccafè o ‘na sfugliatella o…’na bella fella ‘e pastiera cavera cavera.
      O’saccio ca stu mezzo tecnologggico nun fa sentì l’addore e nun sape ‘e niente, mapperò favorite ugualmente il mio pensiero doce doce.
      Oì! O’ cccafè è sagliuto! Quante zollette?

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    1. Grazie mio pari di nobile bloggaggio! I numeri sono numeri e poco importano, i frequntatori di questa webbettola come te invece valgono più di ogni numerello. Grazie per gli spunti, i commenti e…vabbuò passo in modalità “insulina”.
      Hai notato eh? Che sfiga! Se mi fosse uscita la carta “Conquista 24 territori” avevo bello che vinto…e invece ho sacche di resistenza in Mongolia e mi pare in Bolivia, l’Africa mi sta dando parecchie preoccupazioni….
      Comuqnue io vorrei tanto contattare un cinese e chiedergli: “ma tu che diamine ne capisci che pure gli italiani fanno “meh”?”

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                1. Mi sta venendo voglia di rigiocarci a Monkey Island. Ce l’ho su Amiga, sul telefono, per PC e pure per PS3…imbarazzante eh?
                  El BaVon Rojo e questa webbetola non sarebbero così se non amassi The Secret of Monkey Island alla follia. Ringrazio pure la defunta LucasArts a questo punto.

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                    1. Intendi completa di scatola e libretto? Io nemmeno ce l’ho…Per Amiga ce l’ho in una Collection di tutte le avventure LucasArts.
                      L’edizione GOG comunque ha anche la versione originale del 1990, oltre a quella con una grafica migliorata.

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    1. Grazie e benvenuta nella mia webbettola! Con il tuo nick mi sento a mio agio perché…se continuerai ad aggirarti da queste parti ti accorgerai che io sono come te e abito alla 5th Avenue ma non ti vado a sbagliare ogni volta grattacielo!!! E ogni volta sali su, scendi giù, si rompono gli ascensori, ci rimani dentro…;)

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  1. Zeus

    E sono 200.000 visite! Sai che io sto aspettando un anniversario e dovrei raggiungerlo fra poco, ma per il resto i numeri da me sono molto modesti.
    Ma non facciamo come i classici personaggi che arrivano alla festa di compleanno di qualcuno e vogliono essere il festeggiato, perciò ritorniamo da te 😀
    E sì che per l’autunno sono previsti altri progetti? C’è qualcosa che bolle in pentola?! Perché qua, signore e signori, si attendono fuochi d’artificio.

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    1. Beh il festeggiato qui sei anche tu! La nostra collaborazione va e viene tra le nostre webbettole che è un piacere rileggere.
      Non so se si è capito, ma quel numero (uanema d’o priatorio) è la solita esemplificazione per dire: ragazzi e ragazze (chi meno, chi più anagraficamente parlando) grazie di esserci, di venire da queste parti perché da solo continuerei a scrivere, ma condividere fa assumere allo sbattersi alla tastiera tutto un altro gusto.
      Quindi Zeus è la festa pure tua!
      —-
      Pro(ri)getti:
      io ho in pentola parecchie cose: Batmancito, le origini di El Bavon Rojo, sta per ricevere una nuova avventura e giungere a un punto rivelatore. Ti do’ una succosa anticipazione che ci sarai anche tu: interpreterai “tu” o meglio Zeus visto dall’Oste.
      In merito alla Stagione 2 mi sono fatta un’idea precisa della storia, nel mezzo mi aspetto il solito delirio nostro e che possa cambiare, ho anche un badass perfetto per te. Sinceramente aspettavo un vostro toc-toc…Quando siamo pronti e motivati tutti, date il segnale e l’Oste scatenerà Narciso (=l’Inferno).

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      1. Zeus

        Eh lo so, ma fa brutto arrivare a casa del festeggiato e dire: oh, ma perché nessuno mi guarda? 😀 anche io sono convinto che senza i lettori (o chi commenta/partecipa), non ci sarebbe blog vivente, ma solo una sequela di scatole imbrattate e mezze morte – se non sepolte.

        Ottimi progetti!!!
        Che io leggerò, ovvio. A meno che non mi perda dietro a chissà cosa quaffuori, ma di solito recupero.
        Il toc-toc c’è stato, perciò pian piano incominciamo a giocare le nostre carte.
        Io visto dall’Oste?! Mm.. intrigante. Fino ad ora tutti abbiamo visto, e dato corpo, all’oste nei nostri racconti. Più raro il contrario (per ovvie esigenze narrative, sia chiaro). Bene bene.

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    1. FaTati, sempre pronta a fare casino eh? …Poi ti ricordi che bisogna mettere a posto e che diamine è successo l’ultima volta a fare le pulizie a El BaVon Rojo?!?
      Guarda un po’ nei commenti con il socio Zeus…si parla di te 🙂
      [Narcì, dici che sono stato troppo diabbbolico?][Nooooo-oh, peccarità, sì proprio nu’ scassaca…][NarCìSO!]

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        1. Muy tranquila. Quando si inizia poi si balla la cucharacha con le miccette attaccate al sedere…Io intanto riprendo la mano con le atmosfere messicane con Batmancito. Un giorno di questi un tipo basso, folti ricci biondi, dall’aria innocua e fanciullina, verrà a bussare alla tua casella di posta elettronica, non aprirla!

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            1. “Ho creato un mostro!” dice Narciso, guardando negli occhi l’Oste con un’espressione fra lo sdegno e il rimprovero.
              L’Oste allarga le braccia e sbuffa un sospiro con l’aria tipica di Narciso quando ne combina una delle sue e di quelle belle grosse.
              “Non fare così, io te l’avevo detto che sei uno scassac…”
              “NARCISO!”
              “…azzo!”
              Narciso allarga le braccia e sbuffa un sospiro: “Troppo tardi…Ci dovevi pensare prima a dire certe cose…E mmo’ ti tieni il titolo di “capo””
              “…di cazzo”
              “Lo hai detto tu, Oste, lo hai detto tu…”

              Morale: non ci sono capi, ma solo…soldatini 😉
              Besos!

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                    1. quelle benedette si mangiano, quelle denunciate dall’Associazione Alcolisti Anonimi no. Almeno non mi risulta tra i popoli occidentali civilizzati modernamente organizzati e dai sani valori democratici (Viva la FoCA!).
                      Tra alcuni popoli più primitivi però so che esiste l’uso di mangiare anche le OstiE femmine, ma è limitato a un rituale sacro: praticamente quando diventano “suocere”, c’è il rischio che vengano mangiate. Ma non è cannibalismo eh, è un rito propiziatorio per la serenità della coppia di sposi novelli.

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                    2. Colpa tua. Mi hai fatto ricordare come la mamma e il papà ci preparavano il torrone (praticamente nocciole caramellate)…Anzi, era più una cosa che preparava papà: era un goloso di prima categoria.
                      Comunque è un’idea delirante.

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    1. Grande Romolo, i buoni auguri di una volta! Datemi del sessista, ma io sono eterosessuale e le tette mi fanno sempre effetto.
      Per quanto riguarda i figli maschi: no, grazie ne ho due, gemelli di 6 anni e già da queste parti ho dato segno dei loro…segni.
      Hip pip Hip pip…accendete ‘sta luce che non ci vedo più…

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  2. Arrivo tardi a commentare ma ti faccio i più sentiti complimentoni: conoscerti è stato un piacere e sei il mio nuovo spacciatore personale di idee per nuovi post ^_^
    Non capisco il tuo dialetto ma un’immagine di Skeletor è universale! Ah, e ti invidio la copertura mondiale globale: pure dal Kazakhistan ti leggono! 😀

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    1. Sono felice che sebbene tu sia arrivata da poco, stia già respirando l’aria di questa stamberga. L’Oste ha una fissazione ossessiva a ripetere “Mi casa es tu casa”.
      Ringraziamo del nostro incontro la serendipidita’ della Rete e anche OnGiancarlo! Narci’ alza il pappafico, cazza la randa, dai di scotta che il fiocco s’ammoscia…
      [Narciso in cambusa abbracciato a una botticella di grog sente l’Oste e pensa: “che fine dimmerda che ho fatto! Da socio di una taverna a mozzo di una bagnarola a vela!]
      Grazie(ro)tante!

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  3. Red aviatore ma daiiiiiiii! Si vede che ci metti carica e passione in quello che fai e tutte queste visite te le meriti tutte. Mi è piaciuto leggere il tuo post e sai che ti dico? Ripasso più tardi che in effetti già solo la canzone Fly me the moon merita! Un sorriso. Lila

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