Nintendo Classic Mini Super Nintendo. Maledetta Nintendo ci hai fregato anche questa volta!


L’account Twitter di Nintedo America, Europa e Italia – ho controllato tutti e tre…co’ste bufale vaganti tocca diventare Buffalo Net-Bill – oggi ha cinguettato la notizia che, dopo l’enorme successo del Mini NES, molti si attendevano e auspicavano:

il Super Nintendo in versione Mini Classic!

Il 29 settembre nei migliori salotti e camerette.

Cosa ci portiamo a casa? E quanto costa? Ma la fai finita con ste robbbe di nostalgia-nostalgia-canaglia?

Nella confezione saranno presenti:

  • la console in miniatura dall’aspetto della Super Nintendo originale, distribuito in Giappone a fine del 1990, l’anno dopo in USA e, solo, nella primavera del 1992 in Europa. Se non sapete di cosa stiamo parlando, non vi lancerò anatemi, ma potrebbe bastare come “punizione” la lettura del mio sproloquio, già sproloquiante dal titolo: “Super Nintendo: come gli idraulici conquistarono il mondo con “certi” funghetti“;
  • un cavo HDMI, quindi la console si collega a una TV LCD senza che l’immagine soffra dell’effetto “marmellata spalmata su dei bei blocchettoni di pixel”;
  • due joypad Super NES Classic Controller: dall’immagine pubblicata si desume che sono joypad con filo (e non Bluetooth); la dotazione di due joypad è già una buona notizia, visto che il Mini NES ne aveva soltanto uno. Speriamo che Nintendo non faccia lo stesso errore di andare al risparmio sulla lunghezza del filo;
  • un cavo USB, ma occorre sempre comprare a parte un adattatore USB alla presa elettrica (Nintendo dalle braccine corte)
  • 21 giochi e – ve lo anticipo – uno meglio dell’altro!
  1. Contra 3: The Alien Wars
  2. Donkey Kong Country
  3. EarthBound
  4. Final Fantasy 3 (che in Giappone corrisponde a Final Fantasy VI)
  5. F-ZERO
  6. Kirby Super Star
  7. Kirby’s Dream Course
  8. The Legend of Zelda: A Link to the Past
  9. Mega Man X
  10. Secret of Mana
  11. Star Fox
  12. Star Fox 2
  13. Street Fighter 2 Turbo: Hyper Fighting
  14. Super Castlevania IV
  15. Super Ghouls ’n Ghosts
  16. Super Mario Kart
  17. Super Mario RPG: Legend of the Seven Stars
  18. Super Mario World
  19. Super Metroid
  20. Super Punch-Out!!
  21. Super Mario World 2: Yoshi’s Island

Non ce ne è uno che sia una fetecchia. Si va dal capolavoro alla pietra miliare. Si va dalla rarità al pubblicato per la prima volta. Star Fox 2 (in Europa noto come Starwing)  non è mai stato pubblicato prima, nemmeno in terra giapponese. Ci sono voluti solo venti anni, ma alla fine è successo.

Ogni genere in auge durante gli Anni 90 è presente. Dagli RPG agli sparatutto, dai picchiaduro ai giochi di guida, i platform fanno naturalmente la parte del leone. I due joypad, presenti già nella dotazione di base, permettono subito un multiplayer di quelli sani e immediati: nessuna connessione Internet, nessun lag, nessun cheater. Cantate insieme a me un motivetto pubblicitario di un famoso amaro:”Il gusto pieeeeeno della vitaaaa!”.

Con Street Fighter II Turbo e Super Mario Kart riscoprirete il sano gusto della rivalità: giocati fianco a fianco con un amico o il fratello, la rissa virtuale ci mette poco a diventare reale: prima gli sfottò, poi una spallata, un buffetto sul braccio, il joypad rischia più volte il volo dalla finestra e qualche volta cade in terra, urla e strepiti, adrenalina a fiotti, esultanza e delusione, insulti a nastro che il peggiore scaricatore di porto frequentatore dei peggiori bar di Caracas al confronto è un frate carmelitano scalzo. Esperienza liberatoria e catartica, altro che videogiochi istigatori di violenza! In Contra III e in Secret of Mana riscoprirete la sana collaborazione per sconfiggere il Male va’distruggi il Male corri e va.

21_classic-games_mini_SNES

Chi obietta (e ci sarà sicuramente l’eterno insoddisfatto) che sono “solo 21 giochi, ancora meno di quelli contenuti nel Mini NES” non considera quest’aspetto: la longevità di questi videogiochi è fuori parametro rispetto ai videogiochi moderni. Secret of Mana mi ha tenuto incollato allo schermo per mesi (e avevo parecchio tempo a disposizione all’epoca); Super Metroid è un mix d’esplorazione e combattimento che ha battezzato il genere “metrodiviano”, praticamente immenso (e forse questa è la volta buona che lo finisco); Super Castlevania IV e Super Ghouls ’n Ghosts danno filo da torcere fin dai primi livelli, i due Super Mario (Yoshi’s Island ha uno stile grafico divinamente unico) sono la quintessenza del platform. Final Fantasy III (che corrisponde al VI in Giappone) è l’ultimo grande capolavoro della serie in bitmap e sprite (grafica 2D), prima che la serie virasse al 3D nel successivo capitolo in grafica poligonale su PlayStation. Non vado avanti per non ripetermi in uno sbrodolamento pro-Nintendo.

Perché solo 21 giochi? Quanti se no? Tutto il cucuzzaro!

Con una produzione di 1447 giochi di cui poco più della metà pubblicati in Occidente, la benché ottima selezione di ventuno appare come una miseria. Posso capire che – il trio Morandi/Ruggeri/Tozzi docet – si poteva dare di più: certo che mancano Super Tennis, Uniracers, Super Bomberman, Killer Istinct, Final Fight tra i giochi multiplayer; mancano Chrono Trigger e Secret of Evermore, manca Terranigma e Illusion of Gaia, mancano ActRaiser, Pilotwings, Demon’s Crest, i due Earthworm Jim, gli altri Final Fantasy, Knights of the Round, Castlevania: Dracula X, almeno uno dei tre Super Star Wars, un Gradius, un R-Type (magari senza rallentamenti), quelle botte di follia giapponese di Parodius e Pop’n Twinbee

Anche io avrei voluto qualche altro titolo di cui ho letto in quel meraviglioso libro che è Super Famicom: The Box Art Collection, ma il Mini Super Nintendo non è il tipo di prodotto cui rivolgersi per soddisfare questa bulimia videoludica: andate sull’eBaya per l’usato o procuratevi un Retron 5 oppure un Retro Freak, che hanno la possibilità di emulare molte più console e anche un prezzo molto più elevato.

EarthBound, Super Mario RPG e il già citato StarFox 2 sono delle assolute chicche.Per darvi un’idea del valore di questa collezione voglio accennare proprio a EarthBound.

EarthBound, mai distribuito in Europa, è un RPG che lascia le ambientazioni fantasy tanto care alla felice produzione JRPG di quegli anni che vide proprio nel Super Nintendo la piattaforma d’elezione. Il party di eroi non usa spade, asce o mazze ferrate, ma fionde, mazze da baseball, padelle, yo-yo; i poteri psichici prendono il posto dei poteri magici. La fonte di denaro, utile per acquisire nuovi equipaggiamenti e altre risorse nel gioco, non è costituita dall’eliminazione dei canonici mostri, ma dai bancomat (il papà del protagonista lo “finanzia”). EarthBound è un gioco originale e ricco di citazioni, è la rappresentazione della società occidentale attraverso gli occhi dei suoi sviluppatori nipponici, HAL Laboratory, caposaldo della produzione Nintendo, alla cui presidenza per un decennio fu Satoru Iwata, scomparso prematuramente nel luglio 2015.

La longevità di questi “soli” 21 giochi è davvero immensa  e la funzione di salvataggio “on-the-fly” potrà rendere compatibile assistere alla fine del gioco con il poco tempo a disposizione. La funzione di salvataggio non è stata specificata, ma visto che era presente nel Mini NES non vi è motivo di dubitare che sarà presente anche in questa nuova gadget-console. Potrò finalmente regolare i conti in sospeso con Castlevania IV, che elargiva – bontà di Konami – un codice alla fine del livello. Peccato che per arrivarci avevi accumulato più morti di quelli che causò la Peste Nera nel Trecento.

Quanto costa tutto ‘sto bendiNintendo?

Nintendo non si è sbottonata. Di vile pecunia non ne parla nel loro comunicato. Sul sito di una catena importante in Gran Bretagna è già possibile preoridnare a 80 pound. Su Amazon UK sembra sia già esaurita visto che sulla scheda recita la dicitura: “Currently unavailable. We don’t know when or if this item will be back in stock”. Non è ancora presente per ora su Amazon Francia, Germania e Italia.  I 79 dollari necessari per acquistare la gadget-console in USA, difficilmente diventano 79 euro. Ciò considerato, mi aspetto un prezzo di 89 euro.

Ma la fai finita con ste robbbe di nostalgia-nostalgia-canaglia?

No, decisamente no. Sono stati annunciati una Mega Drive in versione “mini” con 85 giochi e provvista di slot per le cartucce, non prodotta da Sega ma su licenza da ATGames; sempre da ATGames, una nuova edizione di un Atari VCS con 120 giochi, inclusi i titoli Activision (bentornato Harry Pitfall!); una nuova console-clone NES, prodotta da Hyperkin, con slot per le cartucce, che non si basa sull’emulazione, bensì su hardware.

Leaving the things that are real behind
Leaving the things that you love from mind
All of the things that you learned from fears
Nothin’ is left for the years

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17 pensieri su “Nintendo Classic Mini Super Nintendo. Maledetta Nintendo ci hai fregato anche questa volta!

    1. Più stupido del mio? Naaaah! 😉 Comunque ciò che manca di più è uno slot per le cartucce e un lettore SD. Lo so che poi l’avrebbero hackerato ma avrebbe dato più vita a questo gadget. Rimane un gadget fire and don’t forget. Mi sarebbe piaciuto una rivitalizzazione del Super Nintendo alive and kickin’. Ma Nintendo vuole fare solo cassa. Il business prima del cuore.

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    1. Non vorrei attaccarti il mOrbo, per me ormai è troppo tardi. Salvati!
      Questo era il grillo parlante, ora che ha detto la sua, parliamo seriamente.
      1) Non ci pensare troppo su perché come già successo con il Mini NES il rischio è che la produzione sia più bassa della domanda (vecchia abitudine di Nintendo) e l’aggeggio è un tipico gadget “fire & forget” mungi-vacche (cioè noi cariatidi del Videogioco)
      2) non devi nasconderla ma devi usarla:
      – prima di tutto giocandoci insieme anche se il gioco cooperativo con un nano ricade sotto la 10 regola del mio “10 piccole cose da sapere quando il joypad è conteso da un bimbo e un adulto (anagraficamente dovrebbe esserlo…). Se proprio la curiosità ti divora, leggi QUI
      – poi come arma ricattatoria. Suona male, ma quando le buone, le pacate raccomandazioni, le spiegazioni e, infine, nemmeno le urla non funzionano, l’embargo dei videogiochi riporta la loro attenzione in direzione del vile genitore. La guerre c’est la guerre.

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      1. Quello che mi attira sono quei giochi…. mannaggial’ochetta…. quanto mi fan frigolare!
        Per quanto riguarda Mini: lui ha già una la Play dal papà e la Wii da me ( perché io preferisco Nintendo, nessuno me ne voglia ammale!, quindi nella spartizione delle “rogne” io ho vinto quest’ultima) Di fatto Mini ci gioca e potesse anche tutto il giorno, soprattutto quando fa troppo caldo o troppo freddo per stare in cortile e per strada… se esagera parte il timer del forno, al suo meraviglioso DRIIIIIIIIIIINNNN!!!!! Mini sa…. che la pizza in forno è calda… e non parlo di quella che si mangia 😀
        ( scherzo, ovviamente, niente pizze, solo crimine alto e trasformazione in MagaMagò se in tre secondi non ha spento)

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        1. Io sono onnivoro in fatto di videogiochi, basta che si accenda e non sia portatile (lo schermo piccolo mi ricorda quanto sono vecchio-per-queste-cose-qua). Preferisci Nintendo? Buongustaia, poi a qualcun altro piacerà il gelato cioccolato e limone, pistacchio e more, questione di gusti.
          I nanetti sono irresistibilmente attratti dai videogggiochi, peggio dei Nani di Moria e il Mithril. Non puoi farci nulla, la censura peggiora, dobbiamo sforzarci di educarli a un uso corretto, anche se è qualcosa che noi aborriamo (non è proprio il mio caso). Vale per tutto, i videogiochi sono solo un piccolo tassello. Geniale la tua interpretazione moderna della strega di Hansel e Gretel. Il forno bello caldo…Ah questo è il Lato Oscuro della Creatività dei genitori.
          Comunque l’umiliazione di perdere una partita con il papà, vale più di uno sculaccione sul di dietro. Dovremmo stare di più con loro, il problema è solo questo, porcapalettastortaescassata!

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          1. A me piacciono anche portatili, ogni tanto rubo il DS a Mini… soprattutto quando mi chiede una mano su qualche enigma di “Prof. Layton”… via! rubato!, subito! Ecco mi piacciono quei giochi lì.
            Sul “dovremmo stare di più con loro” non so sai, la nostra generazione di genitori è decisamente più presente e se da un lato vuol dire che tentiamo di comprendere di più la loro testolina e il loro cuore, dall’altra non li lasciamo camminare abbastanza ( non mi piace che MIni mi viva come un’amica e io non voglio e non posso esserlo, con gli amici spari vaccate che con i genitori non puoi, ma ci deve essere sia l’uno che l’altro)
            Occhei sono andata fuori tema…

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  1. insomma degli Highlanders! Questi videogiochi. Hanno fatto la fortuna di quelle compagnie trent’anni fa o poco meno, riescono a scaldare i cuori dei videogiocatori incalliti con pancetta e incipiente calvizia oppure quando va bene il grigio perla tanto fascinoso dei capelli.

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        1. Hai detto “nostalgici”?!? Quale nostalgia? No, mi sono spiegato male, è proprio divertimento puro. La nostalgia è canaglia e triste per definizione. Questi classici mi divertono e visitare mondi con la fantasia ancora oggi. Potere delle cose fatte bene, altro che Mulino Bianco! 😉

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  2. non appena sappi/seppi questa notizia la prima persona a cui pensai sei proprio tu ! 🙂 E continuo imperterrito a chiedermi come mai nessun mona pensa di creare una cosa del genere per Commodore Amiga. Ci sarebbe un boom di vendite… con tutto il rispetto per questi due nuovi gingilli vintage di Nintendo.

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    1. Caro Vince! Concordo che un’Amiga farebbe aprire i portafogli ai quarantenni come le ali di un’aquila reale che sta per spiccare il volo dal suo nido. Poco ma sicuro! Tecnicamente fattibile poiché sono ormai diversi anni c’è verso il mio obolo biennale a Cloanto per gli upgrade del suo Amiga Forever (e Commidore64). A luglio è prevista una nuova release e vediamo se hanno migliorato poiché alcune cose sono ancora alquanto “esoteriche”…quando implementeranno il supporto plug and play delle immagini dei giochi installate su HD Amiga, avremo la perfezione. Non che oggi non ci siamo come compatibilità ma vista l’enorme biblioteca di giochi e sw house diciamo che la stabilità non è quella di un emulatore per console, immensamente più complesso quello Amiga anche per l’architettura hardware. Detto ciò, abbiamo il problema dei diritti d’autore. Questa è parecchio più complicata. Commodore, a parte qualche gioco (Mind Walker fuori di capoccia, letteralmente) non ha mai prodotto come first party. Una volta anche acquisiti i diritti del marchio Commodore e Amiga, dovrebbero combattere con le altre software house, alcune ancora esistenti. Si può fare, ma forse economicamente più complesso.
      Questa una risposta “in velocità”, prometto di ritornarci su.
      Ps: non vedendo un tuo commento a questo post, mi ero iniziato a preoccupare…;)

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