#3. Bit+Beat = Space Invaders 2003 [by Ken Ishii vs FLR]


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Ettre! Siamo al terzo appuntamento di Bit+Beat=Make Some Nooooise!, giuro che dopo questo non tengo più il conto, ma ho un certo entusiasmo da trasmettervi perché più vado a cercare tra le ragnatele digitali, più m’imbatto in cose nuove o che avevo bellamente ignorato, anche per via di qualche stupido pregiudizio. Così ho ascoltato il Rap, poi ritornato a un mio più vicino Altenative Rock e oggi mi ritrovo irretito dalla Techno! Roba da non credere: io sto alla Techno come il sale nel caffè. La videoclip che ho scelto è Space Invaders 2003 di Ken Ishii vs FLR.

Ken Ishii è uno dei più affermati e talentuosi artisti giapponesi della scena Techno. Firma i suoi lavori con il proprio nome, ma anche con vari pseudonimi: FLR, Flare, UTU, Yoga, e Rising Sun. La canzone più famosa è il singolo Extra nell’album Jelly Tones (1995).

Al tempo dei primi lavori dell’artista, il Giappone non era esattamente un crocevia della scena musicale Techno; l’Europa e gli USA sono incubatori di nuovi artisti e nuove tendenze: qui accade tutto quanto riguarda la Techno. Pertanto, il fatto che Ken Ishii, nato a Sapporo nel 1970, sia diventato un riferimento della scena Techno internazionale può essere considerato una vera rivelazione.

La musica di Ken Ishii è una combinazione unica di Trance, Detroit con contaminazioni Ambient e…nessuno dei tre generi citati. Le sue composizioni sono così differenti sia per le sue radici giapponesi sia per la scelta personale di prenderne le distanze, assimilando le influenze dall’esterno per dare vita a uno stile proprio, che superi ogni comparazione e muti il concetto stesso di musica Techno.

La videoclip del suo maggiore successo, il singolo Extra (1995) è la summa di questo suo particolare “contrasto” tra radici culturali, influenze esterne e sperimentazione. Nell’ambientazione di un’apocalittica Neo-Tokyo, tanto cara alla fantascienza di manga, anime e videogiochi, Extra è stata la prima videoclip ispirata ai manga nella scena musicale Techno, grazie anche alla regia di Koji Morimoto, che ha lavorato all’animazione del famoso Akira, il film che, per primo, ha reso popolare gli anime al pubblico occidentale.

Così nell’album Leaps , pubblicato nel 2015 e firmato con lo pseudonimo Flare, vi è una forte influenza degli anni Ottanta, dai giapponesi Yellow Magic Orchestra ai tedeschi Kraftwerk, così come un vago senso di nostalgia e ritorno alle origini, per stessa ammissione dell’artista: “La mia prima musica era sperimentale così Flare è un po’ il ritorno alle origini. Sono ancora come quel banbino di fronte al mio computer”.

Ritmi industriali combinati con sinuosi suoni dei sintetizzatori e i “bip” dei primi videogiochi portano l’ascoltatore rapidamente ad avvolgere la bobina del tempo. Ken Ishii ricorda con affetto di avere rubacchiato le monete dalla tasche di suo papà per spenderle tutte nella sala-giochi, dove si recava dopo scuola. Se non fosse abbastanza evidente dalla musica, il legame con i videogiochi è chiaro nelle dichiarazioni dell’artista: “Quando avevo sette o otto anni, la prima ondata di videogiochi come Space Invaders attirò la mia attenzione per i suoni elettronici“.

Con Space Invaders 2003, Ken Ishii sconfigge tutte le mie idee preconcette di suono, timbrica e ritmo di questo genere musicale: inizia con un beat industriale, i sintetizzatori aggiungono strati di suoni evocativi e, infine, la texture musicale rivela soprendentemente un ritmo brasiliano di samba.

La videoclip di Space Invaders 2003 utilizza a piene mani grafica, animazioni e suoni di tale famosissimo arcade di Taito, per raccontare la storia della famiglia degli Invasori Spaziali, dalla nascita alla drammeatica separazione e distruzione a causa della guerra: un toccante “dietro le quinte” del videogioco di Space Invaders.

Il nostro dito può fare più danni di quanti possiamo credere.

Che siate appassionati o meno di videogiochi, che siate appassionati di musica Techno o meno, questa videoclip è da vedere e ascoltare.

Buon ascolto e make some nooooise!

Space Invaders 2003 by Ken Ishii vs FLR

 

13 pensieri su “#3. Bit+Beat = Space Invaders 2003 [by Ken Ishii vs FLR]

      1. Zeus

        Certo che supporto. Mi piace e c’è uno studio dietro (cosa che li rende più interessanti che un classico “music wizard” a caso).
        Se vuoi benzina per il “certo racconto, ti consiglio di vedere la nuova puntata 😉 eheheh

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