Anche un blogger ha un cuore


Viaggio-allucinante
Continua il Viaggio Allucinante al Centro del Blogger, iniziato con “Ogni blogger è un killer“, una delirante introspezione del rapporto tra l’Idea e il Blogger, così si piace definire il mentecatto che scrive in evidente delirio di megalomania e di auto-proclamata rappresentanza di una categoria che, a stento, viene riconosciuta. Con una certa pudicizia e malcelato orgoglio quella rara volta che ti azzardi a dire “Sai, ho un blog…”; se ti dice male:”Ah anche io! Mi dai l’amicizia?“; se ti dice bene:”Ah, scrivi sull’Internet(te) una specie di diario…”.

Partorito come un bimbo “settimino” questo post avrebbe dovuto avere una gestazione meno frettolosa, ma visto che ogni anno 40.000 neonati, il 7% circa delle nascite, vengono alla luce pretermine, occorre farsene una ragione e dedicargli tutte le attenzioni per accompagnarlo gradualmente nel suo cammino verso l’autonomia e la maturazione, fino ad arrivare “al passo” con gli altri piccoli post già pubblicati. Perciò siate pure spietati con quell’ansioso del “padre”, ma abbiate amorevoli commenti per questo post(icino). Nel vostro cuore. Perché anche un Blogger ha un cuore.

Tutto ha inizio da uno di quei commenti che, quando lo leggi, ti fa sentire: bbbene!

Ti fa sentire che non hai buttato il Tempo con un insulso diario, che poi ogni anno, a ogni inizio di anno scolastico, devi comprare nuovo: vergine, come se l’anno passato fosse da buttare come il diario dell’anno scorso.

Ti fa sentire pronto a subire gli effetti del codice penale ex art. 99 sulla recidiva per reiterati reati contro la madre-lingua. Ti senti pronto a rifarlo.

A tale commento, segue dialogo tra il piccoloClaudio-interno, al secolo Narciso, nanerottolo – per forza di cose – abitante nelle profondità del blogger RedBavon, cioè quell’involucro esterno al secolo Claudio, che la primavera prossima – scongiuri di antico rito romano –  compirà 196 stagioni.

(d)Istruzioni per l’(ab)Uso: il nanerottolo Narciso parla in corsivo. L’altro, quello alto 1metroe83, parla in grassetto.

“Clà, ma hai letto che ha scritto Tizio?”

“Mmmh…” sguardo oltre lo schermo, perso nel vuoto, tiro di sigaretta, sbuffo, voluta di fumoooOLE’

“Mmmh” che?!?…“Mmmh SI’” o “Mmmh NO”? – cough cough – E smettila co’ ‘sta cicca!

“Mmmh…SI’”

“Bello no?”

“Bello, bELLLllissimo, sublime…touchè!”

“E allora?!? Tutto qui? Un po’ di entusiamo, dico! Che t’ha preso?!? Stitico di parole così, bah…devo toglierti le parole con le tenaglie?!?”

“No, è che…è che devo digerire…”

“Digerire? Ma se quando c’è da chiacchierare digerisci pure i sassi! – cambiando tono in un mellifluo suono sconfinante al minaccioso – Digerire cosa, di grazia…?”

“Hai presente la “storia” del vuoto…ciò che ha scritto Tizio mi ha riempito. Hai presente quando arrivi alla fine di un pranzo che hai mangiato bene e ti manca solo il caffè…”

“E la sigaretta… – tra i denti – …drogato”

“Beh, sei soddisfatto e in pace, il raggiungimento di uno stato di serenità, metà del fisico e metà dello spirito, raggiunto attraverso la degustazione di cibi e bevande, il riempimento dello stomaco, la temporanea soddifazione dell’istinto di sopravvivenza, le chiacchiere con gli amici, la convivialità e il lancio delle “palline” di pane…Ma non riesci, non hai davvero voglia di scollare il sedere dalla sedia”

Rivolgendosi a una platea immaginaria alle sue spalle: “S’è stappato…state a vedere che d’ora in avanti va con il pistolotto come un criceto che corre da-nessuna-parte sulla sua ruota…”

“ECCO! Mi serve un po’ di tempo per digerire. Ora mi voglio godere questa bella sensazione. Sì, sì me la voglio proprio godere”

“Sì, mattirendiconto – tu sei matto, lo sai e io sono il tuo “grillo parlante” e te lo devo ricordare da contratto – che per ringraziare Tizio bastava un “grazie”, cioè 1 parola di 5 lettere e tu invece ce ne hai messe 293 di 1823 caratteri-spazi-inclusi e non ti bastano a finire?!”

” ‘Né piccirillo, tu però non è che mi aiuti così… “– sguardo fisso verso il basso, dritto negli occhi del nanerottolo, pausa di teatrale effetto, tiro di sigaretta, sbuffo di fumo in piena faccia del nanerottolo, voluta di fumoooOLE’

“Cough cough Edddai!…logorrroico egocentrico molesto e pure tabagista. Finiscila co’ ‘sto veleno!”

“Scusa, Nennello – occhi socchiusi e minacciosi – ma lo sai che per alcuni popoli i “matti” sono quelli tra i comuni mortali che parlano con gli dei…”

“Aggiungo: megalomane e professorino”

“…Io non parlo con gli dei ma con una specie di puttino paffutello e paciocco che mi tira dalle mani una di quelle mazziate da “mazza e panella fanno i figli belli” , che per ora soffoco onde evitare che qualcuno dica “lo vedi? Chi gioca ai videogiochi è un violento!”

“Partitina a Street Fighter IV?…Ci scommettiamo un ovetto Kinder, eh?”

Pugni serrati e sguardo rivolto nell’alto dei cieli, occhio di bragia: “Ora lo uccidO con le mie proprie manO!”

Morale(è sempre quella anche se non fai merenda con la girella):

Questa la fine di tutti i grilli parlanti.

D’altronde lo dicono tutti: il fumo nuoce gravemente alla salute.

Onda sonora consigliata: Hungry Heart di Bruce Springsteen

 

 

53 pensieri su “Anche un blogger ha un cuore

  1. mi hai ricordato il film “Faccia a faccia”… e il tuo te ( odddio!, “tuote” fa arrotolare la lingua a dirlo…) sembra un fanciullo divertenterrimo.
    Perché chiudere tutto con un “grazie” quando quello che si ha da dire è molto di più…?… per quante sfumature possa avere una sola parola ( e un solo silenzio), se si hanno parole da dire, meglio dirle che farle soffocare, no? 😉

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    1. Sacrosanterrimerrime parole! Cara Tati ma perché ridurre il tutto a una stella o un ailaik? Voglio uno zucchero di filato, una mela caramellata, un nastrino colorato e pure teschio con tanto di tibie scrociate nel caso volessi educatamente sfuca’ (trad. sfogarmi). Perché questo simbolismo minimalista e a tirare via? Sparate la vostra così come vi viene, giù dalle dita tipo frana post-nubifragio prevedibile e prevista dopo l’ennesimo piano regolatore mandato a mignotte o puttani.
      Slavinate nel bocs apposito che tanto poi ci pensa l’Oste a rimettere in ordine. E se volete fare compagnia all’Oste mentre sfaccenda, dategli da parlare che la bevazza e’ assicurata!
      È ora soffocatemi pure di Buh! Perepe’ e lazzi tanto al lazo io non ci sto.
      Grazie Tati.

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      1. A chi fa Buh! Lancio gavettoni di acqua alternati a sacchetti di farina! 😁
        Va bene tutto, anche la stella cadente e il laic… Ma per due sacrosanteparole a valanga se così devono essere ben venga, una bottiglia di nebbiolo e bicchieri sul tavolo per chi ha voglia di far cagnara!
        Grazie a te Red!

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    1. Fino a qualche tempo fa non lo dicevo a nessuno, neanche fosse il Quarto Segreto di Fatima per un misto di pudicizia e “sono fatti miei” di pubblicitaria memoria. Poi ho iniziato a divertirmi a vedere l’effetto-che-fa. Comunque a certe persone pure se gli portassi un asino che decolla davanti ai loro occhi, negherebbero il miracolo perché non si sono potuti fare un fottuto selfie con l’asinello. Poi, pure se fosse, vai a distinguere l’asino vero! 😉

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      1. A me è capitato di farlo presente perchè scrivo soprattutto poesie. Quindi pensavo di attirare la curiosità altrui, visto che si ha sempre voglia di far conoscere il proprio lavoro. Sarebbe stato meglio se gli avessi parlato del viziaccio dell’alce nel grattarsi le corna contro gli alberi…

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        1. Partito pollice traditore sul tasto “invio”. Un classico da dumbphonino! Dicevo: Italia Paese di santi, poeti e navigatori…La Poesia non si insegna manco più a scuola, i poeti si celebrano quando trapassano per un po’ di audience è una raccolta di poesie per racimolare un po’ di fatturato. O Icaro continua a volare, ma non temere il sole, ma le schioppettate dei miscredenti che ti scambieranno per un asino che vola. E vuoi mettere un bel selfie con cotanto trofeo che figurone ci fa sulla bacheca di FuckBook?!!

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          1. Parole sante le tue: si dovesse tentare di viverci, con i versi, si può solo morire di fame… Ma sono sicuro che ci sarebbe qualcuno che troverebbe il modo di farsi un selfie accanto al cadavere. Come m’è capitato di vedere un giorno: c’era un tizio ubriaco marcio per terra,sul marciapiede. Un ragazzo gli stava facendo una foto, inquadrando pure me. Gli ho fatto notare che la cosa non mi stava bene. Ma lui ha insistito per fare la foto, chiedendomi cosa c’era che non andava nella cosa…….

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            1. E pure io! Mi hai fatto rivenire la voglia di scrivere di quei tramonti africani. È quasi indescrivibile cosa trasmettono tanto che non sono ancora riuscito a trovare le parole. Ma forse è ora di lasciare andare le dita libere per la savana…Non sarà forse a breve, ma è un impegno che prendo con te.

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                    1. Essere lì, assistere a quei tramonti, il fuoco del falo’, il caffè sul fuoco la mattina, gli animali di giorno e la loro presenza intorno alla tenda di notte, ti farebbero urlare “machecazpira di vita facciamo?’!”

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  2. A volte la timidezza ti lascia la forza solo per un ilaiche perché certe storie scritte sono talmente belle e piene e complete che non c’è nulla da aggiungere. .. certe storie sono talmente intime che scrivere un commento pare quasi un’invadenza… e le guardi da lontano, le sfiori appena. Perché avvicinarsi troppo parrebbe indelicato, impropriamente confidenziale che ti aspetti che l’altro dica : we bello ma chi t’a da sta cunferenZa? E intimorito ti fermi nell’istante preciso in cui il tasto sulla destra dice: spedisci.
    E invece chi scrive ha bisogno di dare un senSo a quel pensiero, a quel momento, a quel moto di stomaco che ti fa buttare di getto quello che hai nello stomaco prima che somatizzi. Perché dirlo ad un vicino lo renderebbe evanescente, privo di senSo …. e hai bisogno di buttarlo nero su bianco, lì nell’etere dove ogni cosa sembra eterna, sembra pesante, lanciata nel vento. … in attesa che chi ne abbia bisogno la prenda, la sente sua, la accoglie e dice con tutto il cuore : finalmente sei arrivata. ….

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    1. we bella come so’ cuntente c’a te si’ pigliata sta cunferenZa!
      Hai ragione sulla prima parte di dubbi e invadenza. Ma allora perché pubblicare sul web? Me lo sono sempre chiesto perché ho dei timori di essere invadente che mi si mangiano dentro. Poi, la risposta sta nel tasto che tutti noi utilizziamo alla fine di ogni sbattimento di tastiera”pubblica”. E allora ti seguo nella seconda parte come un segugio perché tuo follower lo sono già da tempo.
      Credo che si possa scrivere un blog per se stessi, non necessariamente condividendo (per quanto allora io suggerirei una Moleakine che fa Hemingway e risparmiamo pure banda). Credo però che sia un’eaperienZzza parziale, per certi versi negata, perché la forza che ti spinge a continuare a scrivere su un blog, non la prendi solo da te, ma sopratutto da chi ti “dice con tutto il cuore : finalmente sei arrivata. …”
      E come tema musicale sceglierei “Bitter Sweet Simphony”.

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      1. Perché a volte parlare con uno sconosciuto è più facile che con chi ci conosce. .. libero da strutture e passati e annedoti.
        Sei “giudicato” solo per quel singolo istante. .. una pagina aperta, nuova, appena fresca, senza dietrologie….

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  3. Zeus

    Io faccio un commento a latere…
    Tu non sai quanti matti si mettono a parlare con me. Ok che son Dio, ma dal mio punto di vista non sono illuminati che parlano con me, sono proprio matti.
    E parlo della vita reale, non quella da blog. Nella vita reale arrivano e, con il lanternino, mi scovano nel punto buio dove mi sono nascosto e mi parlano. Inevitabilmente matti.

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    1. Beh allora forse ne hai trovato uno sul blog che parla con te e, per giunta, con un nanerottolo imparentato – per certi tratti somatici – con uno del tuo olimpico condominio.
      La domanda comunque è sempre la stessa, quella del matto dietro il cancello della struttura “sanitaria”: “ma quanti siete la’ fuori” i veri matti sono dentro o fuori?

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      1. Zeus

        Ah, non credo red. Non credo proprio. Quelli nella realtà hanno proprio le stigmati del matto ahaha
        In effetti bisogna chiederselo: i matti sono dentro o fuori?
        Che è poi la domanda sulle banche: chi rapina l’ha costruita o si presenta dopo?! ahahahahahah (cit. Dylan Dog)

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  4. blurredlines2016

    Claudio ora sono seria ..sei molto bravo ..leggerti è un piacere ..sei molto gentile ..e metti a proprio agio con uno scambio di battute chiunque ..dote molto rara ..e non te la tiri …faccio la sfacciata e ti abbraccio

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        1. Pardon allora. Si accomodi. Posso portarle un cuscino, una bevanda da sorseggiare, sigaretta? È a suo agio, mi dica pure eh…Aspetti che le chiamò il garzone, un vero sfaccendato, ma sa a questi giovani un lavoro pure bisogna pure darglielo. Claudio vieni qui..:Ma dove s’e’ cacciato?!! Io lo so, sempre con quel quadernino in mano, la penna, scrive, scrive, ma che si scrive…Sapesse almeno fare di conto…Claaaaaaaaa….

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          1. blurredlines2016

            mmmh grazie per il cuscino …molto morbido ..solo acqua grazie …niente sigaretta ..non fumo …. Claudio vieni qua ..dove ti sei cacciato?…fammi vedere cosa scrivi ..nonna Caterina qua ..donna curiosa è

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