“Bella esperienza vivere nel terrore, vero? In questo consiste essere uno schiavo.”
Sullo sfondo di un non ancora chiaro “golpe” in Turchia, dell’ennesima strage in Francia, di una guerra di matrice salafita all’Occidente e suoi alleati (ma la salafita Arabia Saudita non è “nostra” alleata?), di un aereo di un “coraggioso” presidente che abbandona il suo popolo per poi , molto “coerentemente”, per mezzo dei vituperati “social network” lo incita a scendere in piazza, disarmato contro i tank (e i soldati nei tank si sono dimostrati molto più responsabili del presidente a non sparare o passare sulla folla con i cingoli) sento prepotente l’esigenza di riproporre questo mio post scritto all’indomani della strage a Parigi. E temo non sarà l’ultima.
Non è riciclo, ma abbarbicamento a un’idea di cui sono fermamente convinto.
Bella esperienza vivere nel terrore, vero?
Un presidente che mette il bavaglio ai social media e poi si serve di loro. Esempio perfetto di coerenza politica.
I tank….la folla….chiudo gli occhi e rivedo una figura di uomo che danza davanti a un carro armato…..quando impareremo la via della pace?
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Qui si pronuncia sempre più spesso la parola “guerra” con una facilità che spaventa e ci andiamo un passo alla volta sempre più vicino. I presupposti politico-economici e sociali sono simili ad altre situazioni storiche che poi sono deflagrate. Non dico una guerra mondiale, ma l’ennesimo inutile Iraq, utile solo ai mercanti di armi e petrolio. La pace o, meglio, la ricerca di una pace e’ lontana dalle bocche dei potenti e il popolo ripete a pappagallo il ruolo di cassa di risonanza della pancia, pronto a farsi macellare nuovamente. Ma quando impareremo la lezione?
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Forse mai e allora è giusto, darwinianamente parlando, che ci estinguiamo e lasciamo spazio a specie più utili e meno dannose al pianeta di cui dimentichiamo di essere ospiti.
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Stiamo al pianeta come un virus al corpo, se fosse così. Ma in altri momenti storici ci sono state persone e movimento che hanno saputo opporsi. Voglio credere che tra miliardi di persone queste persone non si siano estinte
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Sei un sognatore dunque
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Si sogno e spesso ricordo al risveglio il sogno. No, non sono un sognatore, ma credo nella forza delle idee se più persone si uniscono. Credo che l’Uomo aneli per diritto naturale alla Giustizia. Gandhi, Martin Luther King, Nelson Mandela, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, il ragazzo cinese davanti al tank che hai citato ci hanno creduto e hanno lasciato un’eredità che ci dice che si-può-fare!
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Decisamente un sogno molto bello il tuo. Ammiro la forza delle tue convinzioni.
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Grazie Mela. Tutto intorno sta diventando un incubo, anche una normale passeggiata a vedere i fuochi con la famiglia, riuscire a fare un semplice sogno sarebbe già un passo avanti
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Finchè non cambia sistema, sarà sempre così o anche peggio. Aveva ragione il grande Brecht quando parlò sulla sconfitta del Nazi-fascismo: “é morto il mostro ma non il grembo che l’ha generato…” ovvero, il sistema (finanza, poteri forti, poteri periferici, corporazioni, ecc…). Esiste il sistema, che permette tutto ciò.
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La paura ci frena, il terrore ci paralizza, poi viene il momento di reagire. Due sono state le vie nella Storia: la guerra come ordalia purificatrice a vantaggio di pochi o la pace a vantaggio di tutti. Possibile che abbiamo perso la memoria di soli 76 anni fa?!! 76 anni è la vita di un uomo! All’epoca non c’era informazione diffusa, l’analfabetismo era comune, non c’era un “sistema” complesso, eppure si ripetono gli stessi comportamenti di individualismo, nazionalismo becero, demonizzazione del diverso. Il tentato golpe turco è un fatto gravissimo, non già per la “democrazia” minacciata perché con quel presidente, per come si è comportato prima e ora, del popolo non gliene frega nulla, ma perché è un’escalation. E la cosa grave è che il popolo lo ha seguito, anzi ha eseguito. Il
Sistema ha vinto. È terribile: il Sistema mette così paura che possa sparire che è riuscito a sventare una minaccia, forse si’ peggiore o uguale (militari=dittatura), ma pensa se il popolo fosse sceso in piazza spontaneamente per se stesso, per cambiare. Quel presidente avrebbe ordinato ai tank di aprire il fuoco!
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Senza coscienza fai poco e senza giuste classi (tipo i proletari) fai ancora di meno. Prima o poi il punto di rottura arriva. Si tratta di aspettare.
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Il botto finale come negli spettacoli pirotecnici! Già vista ‘sto film di 4a categoria: immagini di soldati e tank schierati, immagino da telecamere dei missili che centrano un non specificato bersaglio (qualcuno una volta mi disse “spettacolari”, gli risposi ” magari su casa tua mentre dormi”), poi l’invasione, poi il nulla. Nessuna immagine, nemmeno uno straccio di cartolina.
Poi, quando tutto è finito: immagini di un’autostrada – come la A2 a parte i cartelli scritti “strano” – piena di automobili, camion, furgoni, furgoncini abbandonati, li tutti insieme all’unisono, qualche segno di bruciatura – fa un caldo bestiale a quella latitudine e qualche radiatore ha fatto cilecca…po’esse – dove sono andati tutti?!? …Ti assale un atroce pensiero, ma te ne liberi come una carta che non ti serve alla tua mano di Poker…Dove sono i corpi? Non ci sono. Meno male, vedi i missili intelligenti…uccidono solo i soldati del nemico. Qualcuno che li lancia forse è demente: si chiama “fuoco amico” , vaglielo a dire ai soldati morti a 20 anni che è stato un amico a ucciderlo. Ma per sbaglio eh!
‘Sto film e’ trito e ritrito, se non lo cambiano, cambiamo cinema?
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Prima o poi gli ultimi si ribellano sempre. Non si è ancora toccato il fondo. La coscienza può sempre tornare. Da 24enne non getto la spugna.
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Da 48enne non butto né spugna né accappatoio;) !
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Ho 61 anni e nemmeno io rinuncio a resistere!
Siamo sognatori dunque e ce ne vantiamo.
Meglio questa condizione di chi è cinico, menefreghista poi rassegnato..
Oltretutto , spesso, i sognatori son quelli che si rimboccano le maniche,
Quoto quanto hai digitato..
Si sogno e spesso ricordo al risveglio il sogno. No, non sono un sognatore, ma credo nella forza delle idee se più persone si uniscono. Credo che l’Uomo aneli per diritto naturale alla Giustizia. Gandhi, Martin Luther King, Nelson Mandela, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, il ragazzo cinese davanti al tank che hai citato ci hanno creduto e hanno lasciato un’eredità che ci dice che si-può-fare!
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We dream. We can.
Grazie per la visita e commento.
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Dirò una cosa brutta in cui non credo neppure granché. Ma in realtà non credo a niente. Una mia prof disse: la guerra è brutta e tutto quanto, ma voi che soluzioni proponete? Che alternative? Dialogare? (Ahaha). Ora sembra una cosa atroce da dire ma spesso ci penso. Ma a parte questo, come ha detto Mela, io penso che l’essere umano non si meriti le bellezze di questo mondo. Sappiamo solo odiare, invidiare e volere di più. (Okay oggi è domenica lavorativa e c’è un bel sole, ecco perché sono così odiosa). : D
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È’ la tipica trappola in cui si vuole che cadiamo! La tua prof. – scusa l’espressione ma essendo un’insegnate se la merita – e’ un’idiota, proprio lei che ha una funzione di formare, di stimolare il pensiero costruttivo. E chiede a dei ragazzi una soluzione che neanche gente esperta e preposta a risolvere quella complessità di problemi non sa risolvere?!? Una completa e matricolata idiota!
A parte lo sfogo, la guerra esiste perché prima non si è dialogato, non si è cercata una soluzione che potesse andare bene a entrambe le fazioni. Gandhi mi ha spiazzato con una sua affermazione che più o meno suona così: ma qualcuno con Hitler ci è andato a parlare? Lui ci sarebbe andato. Io stesso all’inizio mi sono indispettito, quasi irritato, ma poi…Ha ragione! Certo è che quella di Gandhi è una provocazione all’intervistatore che gli aveva fatto la domanda, ma il succo è chiaro: bisogna sempre provare a dialogare. La guerra da evitare
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Io invece penso fosse semplicemente concreta e non buonista. La penso così, l’uomo è troppo avido per poter risolvere le cose dialogando, è un’utopia pensare che a parole possano risolversi certe questioni. Ovvio che io nel mio piccolo non prendo a scazzottate il vicino, che piango se vedo bambini innocenti morire e via così. Fosse per me si vivrebbe in pace, certo, finché i miei problemi sono andare all’università e lavorare. Ma non è tutto qui.
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1) non sono buonista. Questo termine lo hanno inventato per i politici che ostentano buoni sentimenti e propositi, io non sono un politico. Credo nella pace e, prima di riempirsi la bocca con la parola “guerra”, si dovrebbe studiare la Storia e sentire le parole di chi l’ha vissuta per capire che non si è “buonisti” a volere la pace, ma solo “sani di mente”.
Coloro che in politica rispondono “buonista” a chi desidera la pace è uno che sostiene gli interessi economici di chi in guerra fa affari (armi, aiuti “umanitari” e ricostruzione) e di certo non manda i propri figli a morire.
2) essere concreti. Due esempi di concretezza che – durante una crisi – invece della guerra, portarono alla pace.
A) La Crisi dei missili a Cuba: se non fosse che John Kennedy e Nikita Cruschev desiderarono la pace, dal 1962 questo pianeta poteva essere pulviscolo atomico. Ci andammo veramente vicino.
B) ancora più concreto e calato nella guerra tra Oriente e Occidente, situzione ancora più complicato di quella odierna perché non vi era la facilità di comunicazione e di scambi di oggi.
Sesta Crociata. Federico II e il Re d’Egitto, nipote del famoso Saladino, decidono di non farsi guerra. Stipulano una pace decennale e i Cristiani hanno garantito il passaggio in Palestina, senza versare una sola goccia di sangue. Per tutto ciò, il Papa scomunica Federico II. La guerra per il Papa era fonte di potere, non c’entrava Dio.
Federico II non è passato alla storia per essere “buonista”, ma la Sesta Crociata è passata alla storia per essere stata “pacifica”. Eppure, se leggi la storia delle Crociate, stavanno molto più ai ferri corti di quanto lo siano oggi con una frangia (salafita) che rappresenta una corrente interpretativa dell’Islam. Noi non abbiamo pure protestanti, battisti, ortodossi? Li distinguiamo, mentre nel caso dell’Islam è tutto un unico gruppo.
Quale “uomo cattivo”?!? Quale “siamo senza speranza”?!? Ci stanno prendendo per i fondelli come il Papa all’epoca delle Crociate prendeva per i fondelli quei poveri disgraziati…Ma noi dovremmo avere un pò più di strumenti per capirlo…Certo, con prof come quella tua, non ci resta che partire al grido “Deus lo vult!“.
Sveeeeglia! Chi vuole la guerra è per farci i soldi, con la pace si guadagna troppo poco, troppo lentamente e rischi anche di dovere perdere tempo a discutere per degli insulsi diritti…
E il prossimo che dice buonista, lo fulmini il diabete! 😉
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La mia prof era proprio una brava prof. Senza peli sulla lingua, non era comunista, non faceva moine. Gran donna, mi chiedo se sia ancora in vita. Io continuo a rimanere della mia idea, se siamo dove siamo e abbiamo ciò che abbiamo non è tutto frutto di grandi discorsi, ma anche di azione. E sì, l’uomo non è in grado di vivere in modo pacifico, da sempre e per sempre. E ora non bannarmi, che io in realtà predico male e razzolo bene.
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Ma che bannarti! Ehi V per chi mi hai preso!?;) Qui accetto tutti, ma mi riservo di accettare con massiccia ascia bipenne troll, maleducati e facinorosi perditempo. Fino a oggi non è mai successo. Incrocio l’incrociabile, gratto l’innominabile (per pudicizia) non già perché sia pratica volgare, semmai è antica e…affilo l’ascia, perché a nominare la sfiga, si palesa l’attimo dopo.
Anche se non siamo della stessa opinione, ti appioppo pure la “stelletta” di apprezzamento per dimostrartelo, proprio per rafforzare alle parole l’azione, per quanto possa considerarsi “azione”.
Così pure mi sento di scusarmi per avere dato dell'”idiota” alla tua prof, che – come apprendo ora – è da te tanto amata. Non ritiro ciò che penso su quale dovrebbe essere la funzione di un insegnante, ma ritiro il termine offensivo per rispetto alla tua opinione di lei.
Temo però che questo tuo – sempre benvenuto – commento, sarà foriero di un post, lo sento tra le dita.
Mi casa es tu casa, accomodati pure, la cantina è lì, serviti da sola… …
… …
…No!
La cantina è in fondo a sinistra. in fondo a destra c’è la toilette. Sempre.
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aahahaha scherzavo, dai. Per ora neppure io ho bannato qualcuno, anche perché non so come si faccia /: un utente invece si è autobannato, autodistrutto… La mia prof non è che l’amassi, solo era una voce fuori dal coro che apprezzavo. In realtà era un po’ all’antica. Comunque va bene, mi ubriaco in attesa di un tuo post e mi tengo stretta la stelletta di apprezzamento! : P
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Questa stelletta è per il “mi ubriaco” 😉
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: D
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Che poi io in realtà ci spero che le cose possano risolversi dialogando. Ma ci credo poco. Perdona la breve polemica! Buonanotte : )
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Figurati, quale polemica? Anzi è interessante perché è un punto di vista differente dal mio e – a giudicare dal coro che sento intorno – la tua è un’opinione condivisa dalla maggiore parte. Quindi vado a risponderti e darti qualche altro elemento…
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Tutto quello che è successo in questo periodo mi ha demoralizzato parecchio. Mi fa male sentire queste notizie. Ma anche io spero che attraverso il dialogo le cose possano volgere al meglio. Ci spero tantissimo.
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