Attenzione a li bombi 2.0


“E metti li micci a li bombi e grida ATTENZIONE A LI BOMBI!!!” Avion Travel interpretano “Lu minaturi” di D. Modugno.

Ancora non molla questa vecchia carcassa e dal di dentro mi (as)sale un motivetto paurosamente storpiato, che solo la ricerca su Google mi salva da peggiorare ancora:”Vecchio scarpone Quanto tempo è passato Quante illusioni Fai rivivere tu Quante canzoni Sul tuo passo ho cantato Che non scordo più“. Inizio al limite del Neorealismo, Rossellini, Visconti e De Sica vorranno perdonare lo sconfinamento ma mi sento come uno degi attori non professionisti dei loro capolavori, il bianco&nero, i toni drammatici, le condizioni disagiate della società italiana dell’epoca. Disagiate allora, almeno quanto le mia attuale (in)salubrità mentale se, nel bel mezzo della notte, senza una particolare ragione, non trovo nulla di meglio da fare che cincischiare con i tasti, montare cavalcioni sulla banda larga e  trotterellare nella blogosfera per capire che aria tira. Con il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni al 27,4%, con un picco del 44% per le donne del Mezzogiorno (fonte: ISTAT), la nostra classe (1^ elementare?) politica è tutta concentrata su come non farsi sputtanare dalle intercettazioni in un singulto di amor-proprio, ché l’onor-proprio ormai è  cosa obsoleta della politica moderna. Non arrabbiatevi per un nonnulla, purtroppo i nostri nervi sono sempre più ribelli perchè il ritmo della politica moderna ci sottopone a un logorio continuo, incessante. Ma dal logorio della politica moderna ci possiamo difendere e la difesa è…Cynar, l’aperitivo a base di carciofo! Bevete anche voi Cynar e bevetelo così: 40 grammi di Cynar, una scorza d’arancia o di limone e una spruzzata di thè ben ghiacciato: ecco il vostro Cynar, contro il logorio della politica moderna.

Sostituire la parola “politica” con “vita” e brrravi! E’ il testo dello spot Anni ’60 con Ernesto Calindri del famoso amaro a base di carciofi…e non è che siamo andati poi troppo “fuori tema”.

La blogosfera è in fibrillazione, Wikipedia Italia ha oscurato tutte le pagine e anche se cerchi “Cynar” appare un comunicato che mi ricorda gli appelli alla nazione di Winston Churchill durante la Seconda Guerra Mondiale. Oh! Ma ci stanno per bombardare?!?…Dopo le bombe a grappolo, quelle “H”, al napalm, al fosforo, quelle alla crema della Casa del Dolce e, “genialata” di marketing che potevano partorire solo le democrazie-da-esportazione, le bombe “in-tel-li-gen-ti”…pure le bombe censuranti?!

Dicevo delle mie precarie condizioni di (in)salubrità…mens sana in corpore sano … inizio a capire perchè i miei hanno scelto il mio nome: claudus cioè zoppo. Era dal lontano 12 settembre…sì, settembre duemilaeundici, embè? Dicevo, era il 12 settembre che non intasavo questa parte di Internet…non che me l’abbia ordinato il medico di occupare questa parte di web con le mie farneticaZzzioni, tant’è che mi è venuta una certa voglia… …. ….Ambrogio! Non avendo a disposizione la bomba alla crema della premiata ditta La Casa del Dolce, ho intaccato la scorta di Afrika (wafer sottili al cioccolato fondentissimo dal nome terroncello, ma di teutonica produzione). A costo di dovere accettare un modesto (facciamo 20.000 euro/mese?) dalla Bahlsen per pubblicità non-tanto-occulta, consiglio gli Afrika vivamente a tutti. Quasi a tutti. Diabetici, no. Note musicali che accompagnano il mentecatto da qualche riga a questa parte e che  il computer dovrebbe avere tirato a casaccio dal disco-tosto grazie all’apposita funzione filocibernetica “evvai fai casino di tuo!” (“sciaffol” per chi parla l’inglish) sono quelle di una canzone di Noemi: “Vuoto a perdere.”…evvvai di ottimismo.  Noemi ti concedo ‘sta canzone, ma appena hai finito di dirmi come mai giri ancora per strada e vai a fare la spesa, mi sparo su per le trombe di Eustachio “Light emerges” degli Akron/Family, che ho bisogno di  vedere un pò di luce, anche se un pò psichedelica. Questo post nato dal nulla da un Claudio vagabondo che son io, vagabondo che non sono altro e a leggermi quassù non è rimasto nemmeno mio Zio, sta rullando di brutto, rutila di facezie con la tremenda naturalezza della frana che si stacca dalla montagna dopo il primo nubifragio invernale, quasi 4000 caratterispazinclusi senza avere detto nulla di apparentemente collegato al cervello…QUALE cervello?.  Cervello ululì, cervello ululà.

Apparentemente, I think I’m a banana tree, perchè io un ticchettio lo percepisco, I’m not my usual top billing, sento come una lancetta che scandisce il tempo, secondo per secondo, un conto alla rovescia, tic.tic, I’m coming down with a fever , viene da dentro, I’m really out to sea, dalla mia scatola cranica, This kettle is boiling over, tic.tic, Oh dear, I’m going slightly mad , ma viene anche da fuori, tic.tic, è disperso, diffuso, tic.tic, lo sento provenire da dentro, tic.tic, lo stesso suono e semi impercettibile fremito delle lancette, tic.tic, li sento attraversarmi dall’esterno, da più parti. Non so, ma se c’è un limite, ci stiamo camminando sopra.  I’m going slightly mad. It finally happened, happened. It finally happened uh huh

E metti li micci a li bombi e grida ATTENZIONE A LI BOMBI!!!” 

Testo e traduzione di I’m Going slightly mad (The Queen)

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