Heatseeker, l’insostenibile leggerezza del…volo.


(English version)

Lo confesso, sono un convinto pilota di volo simulato, una passione naturale per aerei, aeronautica e il volo in generale. Il nickname di chi scrive, RedBavon dovrebbe già suggerirvi quanto batti in petto questa passione. Sono un giocatore di vecchia data (l’anagrafe non fa sconti) e da altrettanto sono un pilota di volo simulato. I biplani di Triple Action su Mattel Intellivision (1981) per me valgono come battesimo di volo e di fuoco. Quando molta parte del “volare” era a carico della fantasia. Per capire cosa intendo, basta guardare la schermata di Triple Action del “gioco dei biplani” , così come lo chiamavamo mio fratello ed io.

Triplice Azione.
Triplice Azione.

In rosso: il Redbavon...molto giovane
In rosso: il Redbavon…molto giovane

La nostalgica premessa delle memorie barbose di un vecchio videogiocatore non deve interpretarsi come snobberia da retro-gamer (Il vintage è di moda), ma come una dichiarazione di assoluto amore per le simulazioni di volo, dalle forme embrionali, come Triple Action, a quelle estremamente complesse , accompagnate da corposi manuali: tante ore sulle spalle per imparare a volare .

Volare senza sparare però non mi ha mai coinvolto. Al volo cosiddetto “civile” non mi sono mai appassionato, sono un in-civile: Falcon 4.0 e IL-2 Sturmovik per PC sono le mie simulazioni preferite. Heatseeker per Wii è l’esatto opposto.

HeatseekerMi sono avvicinato a questo gioco con molto scetticismo. Lo sviluppatore, IRGurus (ora Transmission Games) non è un “novellino” di questo tipo di giochi: Heroes of the Pacific, pubblicato nel 2003, è un buon gioco di combattimenti aerei (un gioco, non una simulazione). Heatseeker è simile, ma il Nintendo Wii lo rende unico.

Heatseeker è un gioco arcade, ha una meccanica di gioco prevedibile, assenza di un teatro di guerra dinamico, anzi una lineare storia di missioni con obiettivi decolla-scova-distruggi-ritorna-anzi-no-scorta-intercetta-distruggi-ora-puoi-atterrare. Nemmeno l’ombra di avionica, sistemi d’arma , manopole o bottoni virtuali da smanettare, ma comandi semplici come lo sbattere d’ali di una cinciallegra.

Volare è un fatto immediato, quasi naturale: si controlla l’aereo con il Wiimote, il “telecomando del Wii” per intenderci anche con i-non-addetti: incliniamolo un pò verso l’alto e l’aereo salirà di quota, puntiamolo verso il basso e inizierà una picchiata, lentamente spostiamolo a destra o sinistra e l’aereo virerà nella direzione scelta. Una pressione sul grilletto sotto il controller (tasto B) e partirà una salva di missili o una raffica di cannoncino; una pressione sul tasto A, si aggancia il bersaglio. Il Wiimote rende intuitive ogni manovra di base, aggiungendo così un pizzico di coinvolgimeno in più. I piloti più esperti non saranno molto d’accordo con quest’ultima affermazione perchè mancano completamente gli aspetti che rendono più profondo il volo simulato come l’avionica, le modalità radar, un abitacolo 2D/3D interattivo. I principianti, invece, apprezzeranno questa semplificazione di pulsanti e leve.

Volendo fare un paragone con una profonda simulazione di volo, Heatseeker è come volare con le compagnie low-cost: niente accessori, unicamente il volo.

Questo tipo di “approccio” si applica anche alla grafica e al comparto audio. Il risultato ottenuto è alquanto imbarazzante anche se girasse sulla precedente console Nintendo, il buon Gamecube. Non esattamente quanto sia lecito aspettarsi da una console di nuova generazione: decente la modellazione degli aerei, un’ eccellente sensazione di velocità, a scapito di un’area di gioco e ambienti piuttosto spogli e di una serialità che denota poca fantasia, poco impegno e una conversione da Playstation 2 piuttosto piatta. Il comparto audio non va oltre degli effetti sononori piuttosto standard e un parlato in italiano davverodavvero terrificante.

Spaaaarare oh-oh!
Spaaaarare oh-oh!

La banale storia, che se la batte a cretineria e cliché con un filmone del “calibro” di “Iron Eagle – L’Aquila d’Acciaio”, fa da sfondo (di cartone) alle 18 missioni, ognuna con obiettivi multipli da conseguire, ma è fondamentalmente la solita brodaglia riscaldata: scelto l’aereo più adatto alla missione, sfrecciando da un obiettivo e quello successivo, s’ingaggiano concitati duelli, agganciando ogni possible bersaglio, biiiiiiii, manovrando convulsamente per togliersi dalla coda uno stormo di nemici, chaff chaff, missile in coda, vira stretto, chaff chaff…insomma il tutto è comunque divertente! Una funzione di autosalvataggio a ogni obiettivo intermedio conseguito evita parzialmente la frustrazione di dovere ripetere tutto da capo, come nella peggiore tradizione di questo tipo di giochi. Sebbene la giocabilità sia scontata e il comparto audio-video sia di vecchia generazione, Heatseeker semplicemente diverte, grazie a dei controlli che rendono immersiva un’esperienza altrimenti basilare e senza mordente.

Sono possibili due schemi di controllo: arcade e professionale. Lo schema “professionale” è più complesso perchè utilizza una combinazione di nunchuck e Wiimote per ricreare le acrobazie dell’aereo a schermo. Lo schema arcade utilizza il nunchuck come manetta e il Wiimote per virare, cabrare e esibirsi in tutte le manovre di cui  si è capaci. Lo schema arcade è quello che, alla fine dei conti, risulta più intuitivo.

L’unico appunto che posso muovere è la scomodità dei (troppi) comandi assegnati alla croce direzionale sul Wiimote: selezionare il corretto comando sulla croce è pressochè impossibile nel pieno dei caotici duelli aerei.

Per spargere terrore nei cieli e a terra, disponiamo di un assortito gruppo di aerei selezionabili all’inizio e che viene arricchito di nuovi modelli e varianti via via che si procede nella campagna. La selezione è quella de “I soliti noti”: F-15, F-16, F-22, F-18, qualche jet sovietico (Mig immancabili) e non poteva mancare qualche bombardiere “invisibile”. Differenti aerei hanno differenti caratteristiche e combinazioni di armi. Volare cambia leggermente secondo l’aereo scelto, ma per capirne la reattività bastano un paio di virate e picchiate. Nulla che aggiunga profondità all’esperienza, ma è benvenuta un pò di varietà.

Leggendo un pò di recensioni su Internet, ritorna un’idea di Heatseeker tra il mediocre e il passabile. La mia prima impressione, perciò, era di un gioco da lasciare sullo scaffale. In piena crisi di astinenza da simulazione di volo e complice un’offerta su Internet a cui “non puoi dire di no”, decido di dare a Heatseeker una chance. Di seguito, il mio consiglio spassionato: se siete giocatori che avete bisogno di “smascellarvi” davanti alle meraviglie dell’ultimo motore grafico, lasciate perdere Heatseeker. Se invece siete interessati a sperimentare un vero senso di meraviglia per qualcosa di inaspettato, dovete assolutamente caricare Heatseeker e sarete stupiti come su Wii un gioco di vecchia generazione possa aggiungere un “gusto” davvero differente a un’esperienza molto ben nota. E’ come mangiare la solita minestra della mamma, ma questa volta la mamma ha aggiunto una spezia che fa la differenza, una seppur piccola differenza che rende la “solita” minestra più saporita del solito (ogni riferimento a Cooking Mama è puramente casuale). Questa è la magia del Wii.

More than this…in VideO’gioco, quant’è bello spira tanto sentimento

4 pensieri su “Heatseeker, l’insostenibile leggerezza del…volo.

  1. Impavido BavoneRosso, se scoppia la guerra galattica contro le forze oscure ti voglio ai comandi del Millenium Falcon o al limite di un X-Wing (a proposito, supergiochi di starwars per la wii?). Mi hai fatto tornare in mente i tempi gloriosi di F-16 Strike Eagle (o era F-15?)sul PC 286…
    Ma me lo presti questo Heatseeker per Wii per un weekend che me lo passo ad abbattere un po’ di Mig-21…

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    1. Red Five Stand by! Il Redbavon in tenuta da pilota stellare (?!?) è affezionato a un caccia ad ala X, che pilotava dai tempi di un PC 486 (sotto DOS) grazie a una spettacolare dimostrazione della LucasArts in fatto di “come si fa un videogioco”: X-Wing, su 5 floppy disk e poi riacquistato in Cd-Rom contente pure l’espansione. Comunque era F-15 Strike Eagle, che ho pilotato su un Amiga perchè il PC era cosa ancora costosa e lontana.
      Supergiochi di Strar Wars per Wii? Bella domanda, anzi imbarazzante a vedere le ultime uscite Star Wars. Giochi tipo X-Wing te li puoi dimenticare (il mercato non li richiede più, pare), puoi provare a cercare tra l’usato la serie Star Wars Rogue Squadron “Rogue Leader” e “Rebel Strike” per Gamecube, che sono compatibili con Wii. E fanno ancora la loro dannatissima figura! Avverto: giocabilità old-style, piuttosto bastarda la difficoltà, sopratutto per la frustrazione di dovere iniziare da capo la missione. Solo per testardi e inguaribili distruttori di Morte Nera! I’ll watch your 6!

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  2. x-wing vs. tie fighter e rogue squadron, quelli erano videogiochi che convincevano a videogiocare persino me che sono sempre stato un videogiocatore ‘borderline’. Se il mercato non li richiede più, sono fiero di non far parte di questo sporco mercato!

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  3. Hai tirato fuori un X-Wing vs. Tie Fighter che è un prodotto da intenditori come un Bolgheri Superiore doc Tenuta San Guido Sassicaia 1983 (Fantocci è lei?!)…Ah quando ancora il Multiplayer aveva il pannolino! Non è che il mercato sia sporco, è semplicemente cambiato da quei tempi. Sono passati un pò di anni e il multiplayer ormai fa parte di qualsiasi prodotto commerciale…anche se io resto saldo al single player rigorosamente off-line. Sono un orso, altrimenti potrei essere irrimediabilmente risucchiato da qualche MMORPG…che già la sigla sembra un rutto. E’ cambiato e vivaDDDio che è così: alcune cose sono andate, altre nuove sono arrivate. A me dispiace solo che quelli venuti dopo di noi non sapranno mai cosa si sono persi. Noi, sì.

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