(bav)Auguri di Natale


natale-tutti-in-famiglia-allargata

Natale…potevo mancare all’appuntamento più consumistico dell’anno? (un attimo che cambio colore altrimenti divento cieco) Sebbene il nero non si addica a cotanta festività natalizia (non ho capito perché allora il rosso,Gesù bambino mica era pellerossa?!?), sicuramente spara di meno sullo sfondo bianco, che fa sempre Natale, neve e altre amenità nordiche. Ma non era partito tutto dalla Palestina?

Foto scattata a Napoli verso la fine aprile (Pasqua, più che Natale), durante una visita a un negozio di articoli da giard-ino per la scelta di vasi sul terrazzo di mio fratell-ino.

In mezzo a un caos di vasi ordinatamente impilati per foggia e grandezza, in mezzo a una distesa di colore terracotta a perdita d’occhio, con un effetto “Monument Valley”, spicca questo quadretto di Sacra Famiglia rivista-e-corretta con il solito pizzico di genio partenopeo. La Madonna e Gesù, li vedete anche voi, lì in mezzo ai Sette Nani (in verità sono otto, ce n’è uno nascosto): una famiglia che supera d’un volo e schianta al suolo tutte le zuffe, politiche e religiose, sulle famiglie di fatto e le famiglie atipiche. Tiè, che schiaffo morale!
Trovo che questa bella immagine di famiglia allargata e “ristretta” (in statura) renda al meglio lo Spirito e il sapore di tradizione del Natale.

E Biancaneve?

Se vi è balenata quest’idea, voglio rassicurarvi: a parte il fatto che dovreste farvi vedere da uno strizzacervelli (non vi consiglio il mio perché se scrivo queste cose evidentemente non ha granché successo), Biancaneve non è stat(u)a abbandonata a se stessa: è lì accanto, a terra, in un angolo riparato; hanno avuto il buon cuore di lasciarla in compagnia di un altro paio di nanetti. Gli amici più stretti (o forse atei?).

Se i conti sui nani (8+2) non vi tornano, avete un ottimo spirito di osservazione, ma anche poca fantasia. Biancaneve è del 1937, la famiglia Disney da allora è cresciuta prendendo con sé burattini, topolini, principesse di varia provenienza (tra cui cinesi e pellerossa) e senza permesso di soggiorno (Cenerentola= colf “a nero”), elefanti, cerbiatti, bianconigli, brucaliffi e cappellai matti, pirati, fatine e bambini volanti (non fatelo a casa!), oltre a un centinaio di cani tra vagabondi e di razza, bambini allevati nella giungla da orsi, scimmie, serpenti e pantere, gatti aristocratici e di strada, orsetti pacioccosi, leoni, sirenette e granchi, ladruncoli e geni della lampada, campanari di cattedrali e gitani, uomini dalla forza erculea, dinosauri, imperatori folli, esserini alieni di colore blu, mucche, giocattoli parlanti, un bel po’ di mostri & Co., automobili, robot spazzini…e che pretendete?!? “Crescita zero” proprio a casa dei Sette Nani?!?

Sulla scia di questo melting-pot familiare, sia il “sangue” sia il mio status di emigrante (dove ho messo lo spago di canapa per la valigia di cartone?), mi fa naturalmente anelare al ritorno a casa a Napoli per le tante cose bbbuOne della nostra leggerissima cucina campana: la minestra maritata (italianizzo per i non terroni), la gallina in brodo, gli spaghetti a vongole, il capitone fritto e non – oddio già sono sazio – passo direttamente agli struffoli (due effe rafforzative), i raffiuoli, i roccocò, le castagne del prete, i datteri (ah ecco che c’entra la Palestina…), i fichi ricoperti di cioccolato, la frutta secca!
Settantacinque chilogrammi per centoottantatré centimetri (trat)tenuti fino ad oggi, al mio ritorno temo che pure Wii Fit mi schiferà. Già immagino la scena: salgo sulla balance board (=bilancia elettronica), l’infernale gadget elettronico partorirà la sua melliflua vocina “misuraaaando, misuraaaando”… … …E poi esclamerà “Si proprio ‘nu panzarotto!”.

Occhei la stanchezza è evidente nella mia ormai scontata prosa, banalità banalità (simpatica canzoncina di Silvestri) banalità, ma Natale è tradizione, è “a casa con i tuoi”. Ecco, mancava solo questo.

Per questo Natale, ho scritto abbastanza, Babbo Natale non mi porterà neanche i regali perché è da quarant’anni che lo fa e – giustamente – ne ha le…palle piene (rigorosamente di Natale).

Vostro-Tu-scendi-per-Natale-Claudio.
A chi è arrivato alla fine di questo e-sproloquio, i miei più caldi Auguri.

 

7 pensieri su “(bav)Auguri di Natale

  1. stanis

    Mo’ arriva pure il commento. ‘Quaranta’ facevi per dire o sono proprio 40?
    Ma come, ti ho visto nascere e già hai 12 anni meno di me?
    Sei precoce, tranne che nel cazzeggio. Quello lì è rimasto – piacevolmente per chi ti legga – a livello adolescenziale, qua e là arricchito dall’acume della superiore maturità della canizie (calvizie?) incipiente.
    Abbracci

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  2. stanis

    Dimenticavo la coda polemica.
    Tu scrivi ‘rafioli, rococò’. Perché?
    Perbenismo italianizzante risciacquato tra le pantegane del Tevere in piena (attento ai barconi!) ?
    Roccocò e raffiuoli si dice.

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  3. Miscellanea di contro-commento:
    40. Sono 40 come i ladroni di Ali Babà (Bavà?).
    Canizie più che calvizie. Ancora mi salvo perchè sono…alto. Nessun perbenismo: ignoranza (da) semplice, tipico tirar-via sulla tastiera quando le idee fluiscono più veloci delle tue dita, naturale impossibilità di vedere i propri errori anche rileggendo più volte (sono un fermo sostenitore dell’utilità dei correttori di bozze).
    Apporto all’istante le correzioni.
    Thank4support(azione)

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  4. Martina

    ok claudio, decisamente gli auguri di natale più deliranti che mi sia mai capitato di ricevere!!! XDXD
    ricambio davvero con tutto il cuore sperando di poterci vedere al più presto!!!
    un bacio grande, BUON NATALE!!
    per sempre la tua compagna di squadra, Martina!

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  5. Cinzia

    ciao Bavix! a parte che i 7 nani nella foto sono 8 (e allora i conti non tornano più…), è sempre un piacere leggerti! ti auguro un Buon Natale (in realtà già fatto, ma ribadire non fa male, no?). baci

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  6. efrems sister

    Ciao caro amico Loggy (che non è una marca di slip ma il diminutivo vezzeggiativo di caro amico logorroico)……
    ricevere nuove tue è sempre un gran piacere perché (incredibilmente!!!!!) qualche spunto (e ho detto qualche!!!) di riflessione, riesci comunque a tirarlo fuori ( del resto è ormai “dall’estate dei Cure” che non smetti di stupirmi con “effetti speciali tridimensionali” di stampo intellettuale). Mi permetto tuttavia di dissentire, da reazionaria tradizionalista quale sono, in merito alla simbologia della foto fiabo-natalizia. Non parlerei di un unicum familiare, ma piuttosto di due pacificamente e intelligentemente coesistenti, per quanto dissimili, realtà: la fiabesca famiglia Biancaneve da una parte e la religiosa Sacra famiglia dall’altra. Credo che questo sia il vero spirito del Natale: la tolleranza nella diversità, il rispetto nella reciprocità. Per coesistere e proliferare nel bene, non si deve essere identici gli uni agli altri, ma solo accettare di non esserlo……loro ( i protagonisti della foto ) evidentemente lo hanno compreso. L’augurio per questo Santo Natale è che tanti (meraviglioso sarebbe se fossero tutti!!!) lo capissero. Stupendo Natale !!!!. Un abbraccio grande grande….
    Firmato…. Quella degli Efrems….

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